Una volta appresa la posizione delle dita sulle corde e come muovere i polpastrelli per metterle in azione, un altro importante principio è abituarsi alle diverse distanze tra le corde: gli intervalli.
In musica si dice intervallo ciò che misura la distanza tra una nota e l'altra. Per misurarlo si contano tutte le note comprese tra la prima e l'ultima. Sulla cordiera visivamente è molto semplice individuarli. Tra la corda do centrale e quella appena sopra, cioè il re, l'intervallo si dice di seconda. Non esiste l'intervallo di "prima" perché ripetendo la stessa nota (per esempio due Do centrali) non esiste una reale distanza tra le due note. Questa si chiama unisono in quanto le due note hanno lo stesso suono.
Gli intervalli di seconda abbiamo già imparato a suonarli (note per gradi congiunti suonati a due, tre e quattro dita)
Gli intervalli di terza si suonano solitamente con le dita 1° e 2°.
Spesso userò il termine solitamente perché le eccezioni esistono sempre.
Se devo suonare le due note Do, Mi potrò posizionare il 2° dito sul do e il pollice o 1°dito sul mi. Suono ciascuna nota in sequenza senza rimettere più il dito che ha appena suonato sulla corda. Nella salita suono prima il 2° e poi il 1°; nella discesa inverto il movimento.
Mi posso esercitare spostandomi su altre due note che hanno tra loro un intervallo di terza, abituandomi con pazienza a posizionare le due dita simultanemente.
Procedo allo stesso modo con gli intervalli di quarta suonando l'esercizio 3.
Inviato da Harpo il Ven, 04/18/2008
Nessun commento:
Posta un commento