mercoledì 16 ottobre 2019

musica per il teatro e la cura delle emozioni: una professione impegnativa





Qualche tempo fa, parlando con un mio carissimo amico attore sulla scelta delle musiche per gli spettacoli, gli dicevo della mia poca esperienza in merito e del fatto che non sono abituata a suonare improvvisando sopra una lettura teatrale.
Allora gli raccontai di un’esperienza che stavo facendo e che vi racconterò a breve e lui mi rispose “…Avere musica dal vivo anche solo per una reading di lettura non è come mettere i soldini nel juke box.”
Questa esperienza mi avvicina in qualche modo anche alla musicoterapia di cui oggi si fa un gran parlare e un gran insegnare (un po’ meno un gran pagare per gli operatori che la fanno di mestiere…almeno qui in Italia…) ma che non è facile da capire.
Nel mio racconto a tratti forse un po’ ironico, di sicuro si intuisce, come l’ho intuito io, che ognuno di noi ha delle caratteristiche musicali diverse e vibra in modo diverso di fronte all'ascolto di musica. Scoperta, questa, “dell’acqua calda”, ma di cui non bisogna mai scordarsi quando si usa la musica per trasmettere emozioni in teatro o in ambiti umani molte delicati quali sono le case di riposo, gli ospedali e gli hospice.  
Ecco il mio raccontino.