venerdì 9 maggio 2014

Sostituire una corda: il bricolage dell'arpa



A grande richiesta ho recuperato un vecchio post che avevo messo su blogarpa i primi anni !!!



How to: Cambiare una corda

State suonando il vostro primo esercizio all'arpa e "plink" vi salta una corda.
E' proprio un bel guaio. E adesso come fate?

Niente paura gente, mettere una corda non è una cosa così difficile.
Di sicuro più facile che fare la prima accordatura. Un po' di coraggio e di bricolage.


Andiamo con ordine. Prima cosa dobbiamo stabilire quale corda è saltata. E' necessario riconoscere a che ottava appartiene. Ogni corda ha un calibro ben preciso ed è consigliabile sostituire la corda rotta con una dello stesso materiale e dello stesso calibro. La quasi totalità  dei set di corde per arpa sono numerati partendo dalla corda più acuta. E' utile, quando acquistate la vostra arpa, farvi dare l'elenco delle corde del vostro strumento così da avere la numerazione esatta.
Per avere un'idea generale le ottave si contano partendo dalla regione acuta, e precisamente dalla nota Mi/E e scendendo fino al FA/F; ogni MI successivo si cambia ottava.
Le note più acute sopra il primo Mi si dicono di ottava 0 e di solito si trovano solo sulle arpe con più di 40 corde e sulle arpe a pedali.
Altro punto di riferimento è il Do centrale o C3 che è invece il Do/ C di quarta per quanto riguarda il conteggio delle corde per arpa, cioè la corda numero 24. (Ste arpiste che complicazione!)
Salendo o scendendo da Do centrale potete riconoscere tutte le ottave e i numeri delle corde.
Può esservi utile guardare lo schema delle estensioni che alcune ditte di arpe mettono nel loro sito come quello della  Ditta Salvi  www.salviharps.it o della Ditta Morley  www.morleyharps.co.uk

Se comunque non siete sicuri la cosa più grave che vi può capitare è quella di sbagliare ottava. Appena vi avvicinate all'arpa e provate a metterla vi accorgerete subito che non è dello stesso calibro e in questo caso vi conviene non montarla ma fatevela cambiare. 

Immaginiamo che la corda rotta sia di budello o di nylon.
Questo tipo di corde si fissano con un doppio nodo nel quale viene inserito o un pezzo di legno in dotazione o una pezzo di corda tagliata da una vecchia di quarta o quinta ottava.



Fate il nodo facendo attenzione di utilizzare  un estremità  della corda senza piegarla in altre parti. Le corde di budello sono le più delicate; dove vengono piegate diventano più fragili.
Ora inserite la corda nel foro facendola sbucare da dentro la cassa armonica.

 Le corde delle arpe Camac usano invece dei trochettini di legno e in questo caso il nodo è leggermente diverso. Sulla busta di queste corde di solito vi è disegnato il nodo adatto.

Altro piccolo consiglio: se vi capita di mettete le corde più acute avrete poco spazio per inserire la mano dentro la cassa armonica. In questo caso è meglio infilare la corda da sopra prima di fare il nodo e annodarle dopo all'estremià  opposta.

Conclusa l'operazione nodo dobbiamo inserire la corda nel pirolo rotante, che posizioneremo con il foro in  verticale, facendola appoggiare sul capotasto sottostante. Osservate come sono appoggiate le altre corde.
Prima di ruotare il pirolo per tendere la corda fate in modo che la corda stessa sia già un poco tesa.
Le corde più fini andranno fermate facendo in modo che passino sotto il primo giro sul pirolo, affinché non scivolino all'indietro. L'inconveniente può verificarsi soprattutto con le corde di nylon che sono più scivolose.
Per le corde di quarta questa operazione non è necessaria.
Ora potete tirare la corda facendo ruotare il pirolo con la chiave. Prima che la corda possa raggiungere il punto di accordatura di solito deve compiere tre giri. Le corde nuove di budello o di nylon tenderanno a smollarsi molto prima di assestarsi. Una corda appena messa tende a calare continuamente per le prime ore. Poi mano a mano si stabilizzerà .

Le corde di metallo vanno messe con alcuni accorgimenti diversi; innanzi tutto hanno già  il loro fermo.




Una volta infilate nel foro è meglio lasciarle un po' lasche prima di girare il pirolo perché sono corde meno elastiche e si stabilizzano più velocemente, ma nello stesso tempo, per essere più resistenti e meglio fissate, devono potere girare intorno al pirolo almeno per tre giri.

Una volta che avete portato la corda alla giusta tensione tagliatene l'eccedenza lasciandone sporgere dal pirolo solo un pezzettino.
Molti arpisti lasciano la parte di corda in eccedenza arrotolata e penzolante intorno ai piroli, perché se si dovesse rompere provano a recuperarne un pezzo di quella già  usata facendo delle giunture. In passato ho provato anch'io l'operazione, ma con scarsi risultati.
Prima di tutto le corde con delle giunture non vibrano bene e poi sono assai fragili, poi nel punto dove erano arrotolate si sfilacciano facilmente con rischio maggiore di rottura .
L'esperienza mi ha insegnato che non ne vale la pena: il risparmio è minimo rispetto alla difficoltà di dover rappezzare la corda. Inoltre visivamente un'arpa con dei monconi di corde penzolanti è meno bella da vedere.
Tenente presente che nelle bustine che acquistate le corde di budello o di nylon fino alla terza ottava, di solito, sono lunghe per almeno un paio di cambi. Rimettendo nella bustina la corda rimanente, ben arrotolata, ne avrete abbastanza per un altro cambio e si manterrà con cura.

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