A grande richiesta ho recuperato un vecchio post che avevo messo su blogarpa i primi anni !!!
How to: Cambiare una corda
State suonando il vostro primo esercizio all'arpa e "plink" vi salta una corda.
E' proprio un bel guaio. E adesso come fate?
Niente paura gente, mettere una corda non è una cosa così
difficile.
Di sicuro più facile che fare la prima accordatura. Un po'
di coraggio e di bricolage.
Andiamo con ordine. Prima cosa dobbiamo stabilire quale
corda è saltata. E' necessario riconoscere a che ottava appartiene. Ogni corda
ha un calibro ben preciso ed è consigliabile sostituire la corda rotta con una
dello stesso materiale e dello stesso calibro. La quasi totalità dei set
di corde per arpa sono numerati partendo dalla corda più acuta. E' utile,
quando acquistate la vostra arpa, farvi dare l'elenco delle corde del vostro
strumento così da avere la numerazione esatta.
Per avere un'idea generale le ottave si contano partendo
dalla regione acuta, e precisamente dalla nota Mi/E e scendendo fino al FA/F;
ogni MI successivo si cambia ottava.
Le note più acute sopra il primo Mi si dicono di ottava 0 e
di solito si trovano solo sulle arpe con più di 40 corde e sulle arpe a pedali.
Altro punto di riferimento è il Do centrale o C3 che è invece
il Do/ C di quarta per quanto riguarda il conteggio delle corde per arpa, cioè
la corda numero 24. (Ste arpiste che complicazione!)
Salendo o scendendo da Do centrale potete riconoscere tutte
le ottave e i numeri delle corde.
Può esservi utile guardare lo schema delle estensioni che
alcune ditte di arpe mettono nel loro sito come quello della Ditta
Salvi www.salviharps.it o della Ditta Morley www.morleyharps.co.uk
Se comunque non siete sicuri la cosa più grave che vi può
capitare è quella di sbagliare ottava. Appena vi avvicinate all'arpa e provate
a metterla vi accorgerete subito che non è dello stesso calibro e in questo caso vi conviene non montarla ma fatevela cambiare.
Immaginiamo che la corda rotta sia di budello o di nylon.
Questo tipo di corde si fissano con un doppio nodo nel quale
viene inserito o un pezzo di legno in dotazione o una pezzo di corda tagliata
da una vecchia di quarta o quinta ottava.
Fate il nodo facendo attenzione di utilizzare un estremità della corda senza
piegarla in altre parti. Le corde di budello sono le più delicate; dove vengono
piegate diventano più fragili.
Ora inserite la corda nel foro facendola sbucare da dentro
la cassa armonica.
Le corde delle arpe Camac usano invece dei trochettini di legno e in questo caso il nodo è leggermente diverso. Sulla busta di queste corde di solito vi è disegnato il nodo adatto.
Altro piccolo consiglio: se vi capita di mettete le corde
più acute avrete poco spazio per inserire la mano dentro la cassa armonica. In
questo caso è meglio infilare la corda da sopra prima di fare il nodo e
annodarle dopo all'estremià opposta.
Conclusa l'operazione nodo dobbiamo inserire la corda nel
pirolo rotante, che posizioneremo con il foro in verticale, facendola appoggiare sul capotasto sottostante.
Osservate come sono appoggiate le altre corde.
Prima di ruotare il pirolo per tendere la corda fate in modo
che la corda stessa sia già un poco tesa.
Le corde più fini andranno fermate facendo in modo che
passino sotto il primo giro sul pirolo, affinché non scivolino all'indietro.
L'inconveniente può verificarsi soprattutto con le corde di nylon che sono più
scivolose.
Per le corde di quarta questa operazione non è necessaria.
Ora potete tirare la corda facendo ruotare il pirolo con la
chiave. Prima che la corda possa raggiungere il punto di accordatura di solito
deve compiere tre giri. Le corde nuove di budello o di nylon tenderanno a
smollarsi molto prima di assestarsi. Una corda appena messa tende a calare
continuamente per le prime ore. Poi mano a mano si stabilizzerà .
Le corde di metallo vanno messe con alcuni accorgimenti
diversi; innanzi tutto hanno già il loro fermo.
Una volta infilate nel foro è meglio lasciarle un po' lasche
prima di girare il pirolo perché sono corde meno elastiche e si stabilizzano
più velocemente, ma nello stesso tempo, per essere più resistenti e meglio
fissate, devono potere girare intorno al pirolo almeno per tre giri.
Una volta che avete portato la corda alla giusta tensione
tagliatene l'eccedenza lasciandone sporgere dal pirolo solo un pezzettino.
Molti arpisti lasciano la parte di corda in eccedenza
arrotolata e penzolante intorno ai piroli, perché se si dovesse rompere provano
a recuperarne un pezzo di quella già usata facendo delle giunture. In
passato ho provato anch'io l'operazione, ma con scarsi risultati.
Prima di tutto le corde con delle giunture non vibrano bene
e poi sono assai fragili, poi nel punto dove erano arrotolate si sfilacciano
facilmente con rischio maggiore di rottura .
L'esperienza mi ha insegnato che non ne vale la pena: il
risparmio è minimo rispetto alla difficoltà di dover rappezzare la corda.
Inoltre visivamente un'arpa con dei monconi di corde penzolanti è meno bella da
vedere.
Tenente presente che nelle bustine che acquistate le corde
di budello o di nylon fino alla terza ottava, di solito, sono lunghe per almeno
un paio di cambi. Rimettendo nella bustina la corda rimanente, ben arrotolata,
ne avrete abbastanza per un altro cambio e si manterrà con cura.
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