venerdì 21 gennaio 2011

Riflessioni sull'apprendimento dell'arpa celtica in gruppo



"La piccola orchestra d'arpe del Laboratorio di O'Carolan" si è esibita in un saggio finale il 4 dicembre scorso presso il negozio di strumenti musicale Cavalli a Castrezzato. E' stato un modo per finalizzare e raccogliere i frutti di tre cicli di lezioni di gruppo iniziate nell'ottobre 2009.
Come insegnante sono molto contenta dei risultati raggiunti.

Il ciclo di lezioni aveva l'obbiettivo di insegnare gli elementi di base per chi non avesse mai suonato l'arpa.

Tra gli iscritti al corso avevo allievi adulti che partivano da abilità e conoscenze musicali diverse.
Un gruppo era formato da musicisti che già suonavano a livello medio-alto un altro strumento e che ripartivano da zero nell'apprendimento tecnico dell'arpa.
Il secondo gruppo era composto da allievi che mai avevano suonato prima d'ora nessun strumento e che non avevano neppure gli elementi base della teoria e della lettura musicale.

La sfida per me come insegnante è stata quella di lavorare con entrambi facendo in modo che tutti avessero la possibilità di imparare divertendosi.

Posto che sono state necessarie alcune lezioni di base individuali per poter apprendere la postura e la posizione delle mani e il movimento del pizzicare, il suonare insieme ha costituito poi un valido scambio e un grande stimolo nell'apprendimento per entrambi i gruppi.


L'approccio con il gruppo mi ha permesso di provare sul campo le lezioni collettive, di cui non ero affatto un'esperta. La lezione individuale è quella che da sempre ho ricevuto sin dall'inizio dei miei studi musicali e che ho da sempre proposto agli allievi.
Provai io stessa la nuova esperienza come allieva di un gruppo in occasione del corso con Gràinne Hambly nel settembre 2009. Ho applicato alla mia esperienza di anni di lavoro come arpista e di insegnante la nuova prospettiva del lavoro di gruppo con allievi adulti e i risultati sono stati incoraggianti.

Sono convinta che l'aspetto del suonare insieme sin dalle prime fasi di apprendimento dello strumento è senz'altro stimolante e contribuisce ad accrescere motivazione ed efficacia anche ai momenti d'apprendimento individuale.

Di sicuro la prima fase di approccio allo strumento è quella individuale, ma appena raggiunto un minimo di base tecnica, lo stimolo del suonare insieme fa crescere e progredire in maniera esponenziale anche la crescita personale, sia tecnica che musicale.
Riuscire a mantenere il tempo in gruppo, ascoltare la propria traccia musicale in rapporto a quella degli altri, confrontare la propria preparazione con quella dei compagni di lavoro amplia la prospettiva. Di solito arriva il momento che con la lezione individuale ci si annoia e si perde il senso vero del far musica che non è solo quello di perfezionare la capacità personale, ma anche la capacità di condividere la musica insieme agli altri.

Questo aspetto è quello che si sviluppa normalmente nei cori e nelle bande, mentre per chi si accinge a suonare strumenti come l'arpa, il pianoforte, la chitarra, rimane spesso un elemento trascurato o relegato ai momenti di saggi finali, se si studia nelle scuole, mentre è totalmente assente per chi impara a suonare attraverso lezioni private.

Invece dovrebbe essere valutato con grande interesse, sia per gli allievi adulti che per i ragazzi. L'insegnante deve naturalmente essere in grado di valutare bene i reali obbiettivi raggiungibili dal gruppo mediando con le diverse caratteristiche di ciascun allievo, avendo cura di creare gruppi abbastanza omogenei e stimolando il contributo di tutti verso gli altri.
Il lavoro di preparazione alla lezione collettiva è senz'altro impegnativo, ma dà all'insegnante molte soddisfazioni, se l'obbiettivo da raggiungere non è solo la perfezione personale.

Ecco la foto di gruppo scattata durante il concerto finale degli allievi del corso. La soddisfazione con la quale ho visto partecipare i miei allievi alle lezioni collettive mi incoraggia a continuare su questa strada.
I brani che abbiamo suonato insieme sono stati:
un Medley dei primi brani dal mio "Vademecum dell'arpa celtica", Brian Borou march, Eleanor Plunkett e Fanny Power nella versione del metodo di Janet Herbison.

Ringrazio i miei allievi per l'entusiasmo e la pazienza senza le quali il mio compito sarebbe stato sicuramente ben più difficile ricordando che l'insegnante non può nulla senza la partecipazione attiva dell'allievo. 
E ringrazio il titolare del negozio di Castrezzato, Pietro Cavalli che ha messo a disposizione le aule e le arpe per svolgere i laboratori.






           

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