"Giochiamo che facciamo musica?"
Musica e gioco
Di Elisa Vincenzi
Con questo post inizia una collaborazione con Elisa Vincenzi che ci racconterà della sua esperienza d'insegnamento musicale ai bambini.
I genitori spesso si chiedono se la musica sia una materia importante per la formazione del proprio figlio, e quali siano i metodi migliori per iniziare.
Alcuni di loro, poi s'immaginano in prospettiva i propri ragazzi salire sul palcoscenico o diventare protagonisti di trasmissioni televisive dove i bambini "prodigio" si mettono in mostra per lustrare gli occhi dei loro parenti.
Al di là della possibilità che alcuni di loro diventino veramente musicisti professionisti o geni della musica, io credo invece che la musica, come le altre discipline artistiche, sia soprattutto un mezzo fantastico per sviluppare e far crescere nelle persone capacità, affetti, stimolare le risorse e peculiarità che stanno in ciascuno.
Le arti, e fra tutte la musica, prima vengono scoperte e praticate dai bambini e prima daranno i loro frutti.
Affinché la musica diventi una parte importante della vita di ogni bambino (e in seguito patrimonio culturale di una persona) è fondamentale che venga "insegnata" o meglio ancora "fatta scoprire" nella maniera più adatta. Ecco allora che entra in gioco la didattica.
Come insegnare ai bambini la musica?
Elisa ci accompagnerà in un viaggio attraverso la sua esperienza e ci racconterà di alcune metodologie che sempre più sono usate.
Per i genitori che non conoscono la musica spesso è un problema capire quale insegnante, quale strumento e quale metodologia sia migliore per il proprio figlio. A differenza di altre discipline che loro stessi hanno di persona sperimentato, la musica rimane ancora un'arte per molti assai misteriosa, quando, invece, è una delle esperienze più primitive ed istintive che esista. Purtroppo l'accademismo italiano ha rivestito la musica di un velo di "soprannaturale" accessibile a pochi. Molti adulti riscoprono il gusto e il piacere di suonare uno strumento e di capire la musica quando avrebbero desiderato poterla imparare da giovani. Ci auguriamo che non sia più così.