L'idea di questo incontro musicale e narrativo con Mara Galassi è nato in maniera del tutto fortuita.
In occasione del suo concerto a Chiari quest'inverno andai in compagnia di Marisa Finazzi, allenatrice dell'Ateltica Romanese. Marisa Finazzi a Romano di Lombardia è molto conosciuta, perchè ha da sempre organizzato, oltre che nell'ambito sportivo, anche in ambito musicale, manifestazioni dove al centro ci sono i ragazzi. L'associazione "Musica e Rumori" che fa capo a Marisa, ha da qualche anno il compito di portare la musica popolare e dei giovani negli appuntamenti significativi della cittadina.
Alla fine del concerto quando andammo a salutarla scoprimmo che Romano di Lombardia, dove abito anch'io da 10 anni, ha costituito una parte importante della vita di Mara. Suo padre Virgilio, piccolino ebbe la sua balia di latte proprio qui Romano e la nutrice divenne la sua seconda mamma.
Hogarth was
internationally famous for his moralistic prints of low life (the
best known of which formed the series 'The
Rake's Progress)',
but he was also undoubtedly Britain's finest 18th century painter
This
splendid portrait of a harpist 'in action' enlivens the walls of
Aberdeen City Art gallery. A wonderful sense of movement is conveyed
by the sketch-like quality of the painting.
The
harp is here being played by David
Lewis,
the blind harpist to George II and one of a group of Welsh harpists
who worked in London in the middle of the 18th century - amongst whom
John Parry (the most famous) and Williams Williams were also blind.
The instrument rests on the left shoulder as was traditional for the
Welsh triple harp.
Hogarth
worked in similar London circles to those frequented by the composer
Handel, his older contemporary. Both were involved with the theatre
and spent time working for the Foundling Hospital charity (Hogarth
was a founding governor and exhibited his pictures there, while
Handel gave benefit performances of his works in the chapel). The
artist and the composer also both enjoyed royal patronage.
Handel's Concerto
for the Harp was
written in 1736 for performance in Covent Garden Theatre, and the
instrument pictured here would have been similar to the one the
composer wrote for.
Rebecca,
di otto anni suona Madam Cole di O'Carolan.
Questo
brano fu scritto da Carolan per celebrare le nozze di Jane Saunderson
a John Cole. E' un brano tra quelli di O'Carolan che rispecchia il
suo amore per la musica colta dell'epoca.
Dal sol levante una ragazzina bravissima!!!!
Vi consiglio di ascoltarla anche mentre suona il piano e mentre accompagna col piano Hayden, piccolo violoncellista in erba!!!
Museo del Novecento Milano -
18 settembre 2015 – ore 17,30
In occasione degli appuntamenti
dedicati al compositore Luciano Chailly organizzati da Maddalena
Novati di NoMus presso il Museo del Novecento di Milano, ho raccolto
informazioni e notizie sui brani che il compositore ha dedicato
all'arpa.
Nel concerto al quale prenderò parte
insieme a Cecilia Chailly e il tenore Marcello Nardis, ho preparato
Improvvisazione n.4 per arpa sola e le tre liriche latine per
tenore e arpa.
L'improvvisazione per arpa reca la data
1966 e fu scritta da Luciano Chailly nel periodo in cui viveva a Roma
come direttore dei programmi musicali alla RAI.
In quegli anni era attivissima Clelia
Gatti Aldrovandi, famosa concertista d'arpa, e lo spartito è
dedicato a lei.
L'arpa poi entra nella vita di Luciano
Chailly in maniera per così dire più “famigliare”, perché la
figlia Cecilia diventa allieva d'arpa e si diplomerà poi a Milano.
Ecco che le tre liriche latine
per tenore e arpa scritte nel 1972 sono quindi già dedicate a lei.
Il materiale musicale delle tre liriche
è ampiamente mutuato dall'improvvisazione. Passi tematici
dell'improvvisazione n.4 fanno da trama alle frasi di Ovidio che il
Tenore intesse sopra con una scrittura melodica non sempre facile.
Sempre per arpa sola, scritto nel 1982
c'è Psicogrammi. Brano di più impegnativo dove l'arpa suona
aiutata da archetti e vari espedienti sonori che creano un vero
tessuto drammatico.
Potete trovare un'ottima
interpretazione su You Tube interpretata dall'arpista Claudia Zanini.
L'ultimo brano per arpa sola è del
1995: Varianti sulla scala enigmatica.
E' inedito e l'ha dedicato a Cecilia
che lo suona in un suo Cd Le mie corde che
è anchel'unico brano
non di sua composizione della raccolta.
Negli anni '80 c'è poi una
composizione orchestrale in cui l'arpa fa da protagonista. Sono le
Newton-Variazioni, un omaggio al grande scienziato inglese.
Si trattava di variazioni eccentriche
col tema della sorgente di luce interpretato dall'arpa. Dopo il
successo dell'esecuzione alla Elizabeth-Hall di Londra vollero il
pezzo alla RAI di Napoli e all'Angelicum di Milano.
In entrambe le esecuzioni l'arpa
solista fu la figlia Cecilia che a Milano fu diretta da lui stesso.
Nel programma del concerto del 18
settembre ho accostato ai brani di Luciano Chailly altri due brani di
compositori del '900.
Di Adone Zecchi Trittico per arpa
e di Roberto Lupi Partita per arpa.
Ho scelto di metterle in ordine di
composizione. Si ascolta così un brano di Zecchi del 1926 strutturato a frasi molto regolari nel quale usa una armonia tra l'arcaico e
l'impressionista. Sembra musica di scena.
La suite di Lupi invece è un puro
ritorno al passato. Si legge che il materiale sonoro è preso da non
ben definite intavolature per liuto del XVII secolo. La scrittura
sembra davvero quella del seicento, ma la posizione molto lata della
maggior parte degli accordi tipica di Lupi, rende l'esecuzione non semplice. Al contrario di ciò che si faceva in quell'epoca
per liuto, in cui il gusto e la capacità di fiorire era lasciata
all'esecutore, nella parte per arpa si trovano nel dettaglio le
sfumature e le dinamiche. Niente è lasciato all'estro dell'esecutore
come era consuetudine fare dai compositori nel 1942.
Potete trovare informazioni riguardo
agli appuntamenti passati e i prossimi dedicati a Chailly sul sito di
NoMus, associazione musicale e centro studi e ricerche sulla musica
del ’900 e contemporanea.