Questa melodia natalizia
ormai molto celebre in tutto il mondo ha una nascita tutta arpistica.
Si trova infatti per la prima volta trascritta in un manoscritto del
XVII° secolo per opera dell'arpista gallese John Parry
Ddall (1710–1782). Nel manoscritto di Parry aveva un altro
titolo Nos Galan che significava Vigilia di Capodanno. La
melodia fu poi presa e pubblicata in un libro di canti natalizi nel
1881 e le parole che ora vengono usate pare siano state scritte negli
Stati Uniti.
John Parry fu un Maestro
del tardo barocco. Nato intorno al 1710 e quasi certamente nella
tenuta Cefn Bryn Cynan Amwlch a Penisola Lleyn fu cieco dalla
nascita. I suoi primi mecenati furono i componenti della famiglia
Griffiths e fornirono al ragazzo l'arpa, come spesso accadeva, in
modo che potesse dargli i mezzi per fare una vita dignitosa e
guadagnarsi da vivere. L'arpa di Johnn Parry era arpa tripla gallese
che John Parry suonava nel modo tradizionale, appoggiandolo sulla
spalla sinistra, la mano sinistra a suonare la melodia e la mano
destra a suonava il basso. Ricordate il video maginfico di Robin Huw Bowen: il Maestro della tripla arpa gallese!!!! che ho postato sul blog?
Nel corso del XVIII
secolo, l'unico modo possibile di fare una carriera professionale
come arpista era trovare un ricco mecenate e alla fine degli anni
1730 John Parry aveva guadagnato il patronato della famiglia di Sir
Watkin Wynn Williams presso la quale fu impiegato per il resto della
sua vita.
Sir Watkin Wynn
Williams, come membro del Parlamento, manteneva una casa a Londra
così John Parry ha trascorso molto tempo nella capitale e venne
conosciuto nei circoli culturali e artistici del suo tempo. La sua
prima raccolta ‘Antient Welsh Airs by the Bards of Wales’
"(1742), vanto e orgoglio del suo mecenate Sir Watkin Wynn
Williams venne stampata in alcune copie.
La trascrizione che ho
preparato con relative diteggiature è adatta da suonare anche su
un'arpa irlandese, avendo tolto l'unica nota alterata alla battuta 8
dove ci sarebbe il do diesis di passaggio tra i primi due quarti Si e
Re.
La parte è molto
semplice. Il basso, per chi è più esperto, può essere arricchito
con ritmi più vivaci.
Le diteggiature in rosso
sono in alternativa, a seconda di come vi trovate meglio.
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