mercoledì 17 dicembre 2014

John Parry Dall e il canto di Natale Deck the Hall with Holly



Questa melodia natalizia ormai molto celebre in tutto il mondo ha una nascita tutta arpistica. Si trova infatti per la prima volta trascritta in un manoscritto del XVII° secolo per opera dell'arpista gallese John Parry Ddall (1710–1782). Nel manoscritto di Parry aveva un altro titolo Nos Galan che significava Vigilia di Capodanno. La melodia fu poi presa e pubblicata in un libro di canti natalizi nel 1881 e le parole che ora vengono usate pare siano state scritte negli Stati Uniti.




John Parry fu un Maestro del tardo barocco. Nato intorno al 1710 e quasi certamente nella tenuta Cefn Bryn Cynan Amwlch a Penisola Lleyn fu cieco dalla nascita. I suoi primi mecenati furono i componenti della famiglia Griffiths e fornirono al ragazzo l'arpa, come spesso accadeva, in modo che potesse dargli i mezzi per fare una vita dignitosa e guadagnarsi da vivere. L'arpa di Johnn Parry era arpa tripla gallese che John Parry suonava nel modo tradizionale, appoggiandolo sulla spalla sinistra, la mano sinistra a suonare la melodia e la mano destra a suonava il basso. Ricordate il video maginfico di Robin Huw Bowen: il Maestro della tripla arpa gallese!!!! che ho postato sul blog?

Nel corso del XVIII secolo, l'unico modo possibile di fare una carriera professionale come arpista era trovare un ricco mecenate e alla fine degli anni 1730 John Parry aveva guadagnato il patronato della famiglia di Sir Watkin Wynn Williams presso la quale fu impiegato per il resto della sua vita.

Sir Watkin Wynn Williams, come membro del Parlamento, manteneva una casa a Londra così John Parry ha trascorso molto tempo nella capitale e venne conosciuto nei circoli culturali e artistici del suo tempo. La sua prima raccolta ‘Antient Welsh Airs by the Bards of Wales’ "(1742), vanto e orgoglio del suo mecenate Sir Watkin Wynn Williams venne stampata in alcune copie.




La trascrizione che ho preparato con relative diteggiature è adatta da suonare anche su un'arpa irlandese, avendo tolto l'unica nota alterata alla battuta 8 dove ci sarebbe il do diesis di passaggio tra i primi due quarti Si e Re.


La parte è molto semplice. Il basso, per chi è più esperto, può essere arricchito con ritmi più vivaci.
Le diteggiature in rosso sono in alternativa, a seconda di come vi trovate meglio.


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