Ormai come ogni anno questa settimana
al Teatro dal Verme di Milano la Civica Orchestra a fiati del Comune
di Milano si produrrà nel tradizionale concerto di Santa Cecilia.
E' l'ultimo importante concerto
dell'anno per la C.O.F e seguiranno i tradizionali concerti natalizi
nelle case di riposo e ai ricoveri notturni.
L'attività della Banda municipale di
Milano è infatti divisa tra impegni concertistici di grande livello,
manifestazioni di rappresentanza e momenti di svago dedicati alle
fasce più deboli e di solito meno coinvolte nella vita culturale
cittadina come gli anziani e i bambini.
Purtroppo ogni anno l'attività della
Civica è messa in seria discussione per la carenza d'organico mai
più restituita ai suoi numeri originari. I musicisti stabili sono 19
e per poter lavorare degnamente in ogni momento dell'anno sarebbero
necessari almeno altri 10,15 musicisti stabili, ma come ogni comparto
lavorativo di oggi è diventato blasfemo il termine “organico
stabile”...
Per poter chiamare gli aggiunti che via
via sono indispensabili il comune stanzia annualmente un budget che
approva verso aprile-maggio ed è sempre più difficile gestire
un'attività con questi presupposti.
Se poi si aggiungono problemi
burocratici per gestire i contratti a questi musicisti occasionali
(contratti di pochi giorni fatti di cifre irrisorie) il quadro della
situazione si fa davvero deprimente.
Leggo una bellissima frase che c'è sul
dépliant del concerto di Santa Cecilia di quest'anno che ha per
autore Claudio Abbado:
“La cultura è un bene comune
primario come l’acqua.
I teatri, le biblioteche, i cinema sono
come tanti acquedotti”.
Ma queste frasi ai nostri
amministratori e forse anche ai concittadini alle prese con problemi
contingenti molto gravi forse sembreranno molto inadatte.
Purtroppo la miopia di chi pensa che
l'economia sia la fonte primaria per far star bene tutti non si
ricorda affatto dei corsi e ricorsi della storia.
Ma non sarò certo io che non sono
nessuno e dover spiegare. Basta osservare quanto danno fanno invece
manifestazioni sportive di successo (calcio e calcio scommesse con rappresaglie violente negli stadi),
attività ludiche che generano dipendenza (slot machine) o creano
occasioni di sballo (discoteche e rave party con droga a gogò) e una
certa televisione di alta qualità di pettegolezzo e
attenzione solo per l'estetica, per vedere che tutto questo ha
generato e genera una cittadinanza ignorante e incapace di
controllare l'operato di chi ha in mano le sorti dei comparti più
importanti della nostra Italia.
Scusate lo sfogo, ma non è possibile
non farlo anche in occasione di un bel concerto come quello di
venerdì prossimo, che potrebbe essere anche uno degli ultimi, visto
i gravi problemi di cui vi ho detto.
Il programma che è ben spiegato sul
pieghevole, dal maestro Massimiliano Caldi, propone due brani scritti
appositamente per banda e tre brani trascritti.
Tipico dell'orchestra a fiati (come
viene denominata la Banda municipale di Milano per proposta del
Maestro Enrico De Mori nel 1982 e accettata dal sindaco di allora) è
la sua doppia natura di organico originale e l'attività via via
divulgatrice di musiche altrui: operistiche, tradizionali e colonne
sonore da film.
Natura questa che ha sempre valorizzato
l'aspetto educativo e di avvicinamento della musica in ambiti
popolari e meno blasonati con risultati pregevoli. Milano ha sempre
amato la sua Banda Civica fin dal tempo della sua costituzione
(1859).
Lascio a voi la lettura del pieghevole
del concerto e vi invito ad assistere al concerto venerdì 21
novembre alle ore 21 presso il Teatro Dal Verme ad ingresso libero.
Intanto vi invito a visitare il sito
degli amici della COF http://www.banda.mi.it/ dove troverete la sua storia e alcuni documenti audio e video e vi
dedico questo video qua sotto che mostra i alcuni dei momenti di
concerto in piazza Duomo e mostra i nostri musicisti molto giovani
appena entrati nella Civica ma già molto bravi.
Delibes: Coppelia - Civica Orchestra di Fiati del Comune di Milano
Civica Orchestra di Fiati del Comune di Milano - Piazza Duomo, Milano - 20 luglio 1991 - Leo Delibes, "Coppelia", suite dal balletto - direttore M° Enrico De Mori. Concerto nell'ambito della rassegna "Percorsi Musicali"
Il concerto!
“CONCERTO
DI
SANTA
CECILIA”
Civica
Orchestra di Fiati di
Milano
Direttore
Massimiliano
Caldi
Teatro
Dal Verme
Via
San Giovanni sul Muro, 2
21
novembre 2014
Ore
21.00
Ingresso
libero fino ad esaurimento posti
Programma
Aaron
Copland (1900-1990) Emblems
Ludovico
Einaudi (1955) Chatrang Overture
*
* * * *
Nino
Rota (1911-1979) La strada – Suite dal balletto
(trasc.
Franco Lizzio)
Ottorino
Respighi (1879-1936) Huntingtower – Ballad for Band
(arr.
Franco Cesarini)
Paul
Dukas (1865-1935) L’apprendista stregone – Scherzo
(arr.
Frank Winterbottom)
“La
cultura è un bene comune primario come l’acqua.
I
teatri, le biblioteche, i cinema sono come tanti acquedotti”.
(Claudio
Abbado)
Note di sala
Massimiliano
Caldi e la Civica Orchestra di Fiati: ricordi e ricorrenze
Tutto
ebbe inizio molti anni fa, era l’aprile del 1996, avevo 28 anni,
quando ricevetti una
proposta
da "I Pomeriggi Musicali", per dirigere un concerto a
Milano, nella Sala Verdi del
Conservatorio.
L’orchestra si sarebbe “abbinata”, per l'occasione, alla
“Civica Orchestra di
Fiati”
di Milano. Tra le pieghe del programma, brani per Banda e Orchestra
di Paolo Arcà,
Carlo
Boccadoro e Ludovico Einaudi. Grazie a quell'opportunità, e a quel
curioso
accoppiamento,
nacque con la "Civica" un bellissimo rapporto di stima
reciproca – almeno
così
ho la presunzione di credere – che mi portò a essere invitato
regolarmente a guidare
l’Orchestra
nelle successive stagioni, fino all'autunno del 1998.
Tra
i brani di quell’originale produzione musicale vi era proprio la
Chatrang Overture di
Ludovico
Einaudi (stasera nella versione per sola Orchestra di Fiati). Ho
voluto riprendere
quest'affascinante
partitura per una mia curiosità musicale, ma anche per dare al
pubblico la
possibilità
di ascoltare uno dei compositori, e pianisti, italiani al momento più
noti
internazionalmente.
Dunque, non la ben nota musica per pianoforte solo, di carattere
piuttosto
intimista
e riflessivo, ma un brano per un organico orchestrale molto vario ed
eterogeneo,
dall'impatto
sonoro decisamente imponente e coinvolgente.
C'è
poi una ricorrenza che mi piace sottolineare: il 35° anniversario
della morte di Nino Rota.
Amo
questo immenso artista sopra a tanti altri e lo considero come uno
dei compositori più
intrinsecamente
"italiani" del XX secolo, a cominciare dalla sua fruttuosa
produzione sinfonica
e
cameristica, che esula quindi dalle ben note colonne sonore: un
grande uomo che amava
esprimersi
in musica (e poco a parole...), prima di tutto per comunicare in modo
chiaro e
inequivocabile
col proprio pubblico, senza inseguire (per usare le sue stesse
parole) l'originalità
a
tutti i costi, ma cercando piuttosto di perseguire sempre la via
dell'immediatezza.
Nella
programmazione dei miei concerti, soprattutto all'estero, a Nino Rota
ho spesso abbinato
Ottorino
Respighi che, in molti paesi d'Europa è considerato il più grande
compositore italiano
del
XX secolo. Respighi nacque nel 1879, dunque esattamente 135 anni fa
e, anche in
conseguenza
di questa "cifra tonda", ho deciso di proporre al pubblico
un suo brano. “Sento”
moltissimo
Rota, per forza evocativa e per suggestioni coloristiche davvero
uniche e perché
legato,
tra le tante cose, all’indelebile ricordo del mio debutto nella
Sala Verdi del
Conservatorio
di Milano: era l’ottobre del 1991, diressi I Pini di Roma di
Respighi.
Un
altro dei brani che la "Civica" mi propose di dirigere in
occasione della nostra prima
collaborazione
fu proprio Emblems di Aaron Copland. La poliedricità di questo
compositore –
che
conoscevo solo per El Salon Mexico e Appalachian Spring e per essere
stato pigmalione di
Leonard
Bernstein – rappresentò per me una splendida rivelazione.
L’ultimo
– ma non per questo meno importante – brano pescato dal cassetto
dei ricordi è
rappresentato
dal capolavoro di Paul Dukas, L’apprendista stregone.
Come
non tornare immediatamente ai ricordi musicali di bambino, legati
inequivocabilmente
alla
pellicola disneyana di Fantasia? In quel celebre capolavoro, Walt
Disney si concesse –
senza
dubbio – qualche licenza poetica nell'interpretazione di Beethoven,
di Ponchielli e,
soprattutto,
di Stravinskij. Altrettanto non fece col brano di Dukas. L'omonima
ballata di
Goethe
venne seguita alla lettera, sia dal compositore, sia nella
raffigurazione disneyana tanto
che,
nel corso della mia precedente collaborazione con la "Civica",
la partitura fu lo spunto per
la
realizzazione di un ciclo di spettacoli didattici per le scuole
milanesi. Tra le tante
suggestioni
di quella produzione musicale, ho un ricordo vivo dell'attrice
Elisabetta
Fraccacreta
e della sua interpretazione, "a tempo di musica", del testo
goethiano sulle note di
Dukas.
Buon
ascolto!
Massimiliano
Caldi
Massimiliano
Caldi
Con
una ampia esperienza sia in campo sinfonico che operistico, una
particolare attenzione
rivolta
alla musica contemporanea e alla valorizzazione di opere
dell’Ottocento uscite dal
repertorio,
e uno stile direttoriale sempre brillante e lineare, Massimiliano
Caldi si distingue
per
la sua grande preparazione professionale ed è amato dalle orchestre
per coerenza
interpretativa,
gusto musicale ma anche per le sue qualità umane. Dopo aver
completato la sua
carica
decennale come direttore principale dell’Orchestra da Camera Milano
Classica, nel
2012
è stato nominato Direttore Principale della Filarmonica Polacca
Baltica “F. Chopin” di
Danzica.
Dal 2006 alla stagione 2013/14 è stato Direttore Principale
dell'Orchestra da Camera
Slesiana
di cui dal 2006 al 2010 è stato Direttore Musicale. Quest’anno è
stato nominato
Direttore
Principale e Consulente Artistico della Filarmonica “S. Moniuszko”
di Koszalin. Nel
1999
è stato vincitore assoluto del Concorso Internazionale di Direzione
d'Orchestra
"Grzegorz
Fitelberg" a Katowice in Polonia. In Italia ha collaborato con
il Maggio Musicale
Fiorentino,
con il Teatro Comunale di Bologna, con il Teatro Regio di Torino, con
il Teatro
Massimo
di Palermo e si è esibito presso le più importanti sale da
concerto. Debutterà ne “Il
lago
dei cigni” di Čajkovskij con la coreografia di Fredy Franzutti, al
Teatro Politeama Greco
di
Lecce il prossimo 6 e 7 dicembre e dirigerà la serata “Note
d’augurio” con l’Orchestra e il
Coro
dell’Arena di Verona al Teatro Filarmonico il prossimo 21 dicembre.
In Polonia tiene
regolarmente
concerti presso le più importanti Filarmoniche e nell’ambito dei
principali
festival
polacchi. Lo scorso ottobre ha debuttato in campo operistico al
Teatro di Poznan con
la
direzione del “Nabucco” di Verdi. In Europa si è esibito inoltre
a Vienna, Linz, Bonn,
Francoforte,
Budapest, Praga, Baden-Baden, Mannheim, San Pietroburgo, Mosca,
Amsterdam,
Monaco
di Baviera, Szeged, Biel e Murten e nella regione spagnola di
Extremadura. In Israele
ha
diretto la Israel Sinfonietta Beer Sheva, in Brasile l'Orchestra
Sinfonica di Santo Andrè e in
Cile
l’Orchestra Sinfonica del Cile.
Civica
Orchestra di Fiati
Fonti
storiche fanno risalire al lontano 1859, in pieno fermento
risorgimentale, la nascita del
Corpo
di Musica della Guardia Nazionale,
nucleo da cui trae origine l’attuale Civica
Orchestra
di Fiati. Tra alterne
vicende, nel corso del tempo, la continuità della tradizione
bandistica
milanese è comunque garantita da diverse formazioni fino a quando
nel 1972 la
Giunta
del Comune di Milano delibera la costituzione della Civica
Banda Musicale, che
solo
in
seguito assumerà la denominazione di Civica
Orchestra di Fiati non
trascurando mai la
vocazione
istituzionale, ma sottolineando con un preciso taglio concertistico
le scelte
programmatiche.
Dal 1991 la banda elegge a sede della propria attività la Palazzina
Liberty, lo
storico
edificio di Largo Marinai d’Italia. In virtù di un rinnovato
smalto, accompagnato da un
costante
interesse di pubblico, la Civica
Orchestra di Fiati, prima
compagine italiana, riceve
l’invito
a partecipare, nel 1996, al Mid–West
International Band and Orchestra Clinic di
Chicago
(U.S.A.). Negli ultimi anni numerosi sono stati gli eventi di
prestigio che hanno visto
impegnata
l’orchestra. Tra questi: I Concerti di Palazzo Marino, la
partecipazione al festival
Verdiano
di Parma e al festival MITO, i concerti di gala presso il Teatro Dal
Verme e, nel
2009,
le celebrazioni per il 150° anniversario di fondazione.
Info:
Assessorato
alla Cultura
Settore
Spettacolo – Ufficio Musica, tel. 02.88.46.23.20
www.comune.milano.it/spettacolo
c.musica@comune.milano.it
in
collaborazione con
www.amicidellamusicamilano.it
tel.
02.89122383
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