Cosa vuol dire?"
Sono alcune riflessioni che arrivano dopo due mattinate passate tra i ragazzi a far sentire l'arpa.
Ragazzi della 5 elementare e di prima media.
“Ma lei è famosa?”....
Boh! Direi che mi conosce tanta gente: i miei colleghi di lavoro, i miei amici, che sono tanti e poi i colleghi del treno...forse non sono famosa né in televisione né al cinema..se è questo che volevi dire..”
“ma lei prende il treno?”
“Si, tutte le mattine.”
“ ma non si stanca di prende il treno tutte le mattine? ”
“Beh, è necessario per poter lavorare.” ...faccia scura della ragazza...
Ragazzi di una scuola in una zona semi
periferica di Milano. Il luogo: una biblioteca.
L'organizzatrice: la bibliotecaria di
nome Emanuela, una persona piena di spirito d'iniziativa e di voglia di fare.
L'arpa, arrivata a destinazione (e qui potremmo raccontare
un'altra mega storia riguardo al trasporto dello strumento, ma per
il momento sorvoliamo...) è un'arpa classica a pedali.
I ragazzi possono sentirla e vederla
molto da vicino.
Stavolta ho scelto un programma
impegnativo: musica del '900. Un po' per vedere la loro reazione e un
po', non lo nego, perché è un programma che dovrò suonare a breve
in un posto un po' più in vista. Quindi un modo per me anche di
provarlo.
Ecco il programma:
Marcel Grandjany (1891-1975) Arabesque
André Caplet (1878-1925) Divertissement à la francaise (1924)
Silvia Bianchera Dialogue
Nino Rota (1911-1979) Sarabanda e Toccata
Michael Amorosi (1947-2000) Jazz
Vignettes
Le reazioni dei ragazzi sono senz'altro
positive. Di vivo interesse e curiosità. Come sempre mi presento e
presento lo strumento con le sue caratteristiche fisiche e le
possibilità timbriche. I ragazzi cercano subito di fare domande, ma
vorrei far sentire l'oggetto come suona e comincio.
Dopo aver suonato due o tre brani un
ragazzino mi chiede se non si può alzare il volume...
“In che senso?” gli chiedo.
“Se l'arpa può anche suonare forte”,
mi dice...
Avevo appena finito di suonare un brano
con dei fortissimi...!!!!
Mi rendo conto che competere con le
sonorità di un complesso rock è un compito improbo, ma anche con il
volume della loro cuffietta perennemente collegata all'interno del
loro giovane ma molto esperto condotto uditivo...
Spiego che è uno strumento acustico e
non elettrico e l'arpa, comunque, se non amplificata è uno
strumento adatto ai piccoli spazi.
Tutto sommato non li vedo annoiati.
Forse un poco turbolenti. In fondo stare fermi per un'ora e mezza a
sentire questo duo (persona + arpa) senza muoversi o mangiare patatine
non è un esercizio facile. Devo dire che è un ottimo esercizio anche per
me il suonare senza farmi distrarre da rumori o movimenti. Un ottima
scuola!!!
Molte delle loro domande sono
pertinenti: vogliono capire come è fatto il meccanismo e come
faccio a ottenere determinati suoni.
Piacciono molto, come sempre, i glissè.
Il divertimento è sicuramente stato
reciproco. Loro hanno conosciuto uno strumento che non avevano mai
visto e io uno spaccato di gioventù alle prese con questo mondo
pieno di televisione e pubblicità!!!!
D'altra parte, io che di anni ne ho 50 e così
anche le loro maestre, ci siamo dilettati con il bis della Toccata
di Paradisi che ci era arrivato proprio grazie agli intervalli
televisivi degli anni'70. (ricordate le vedute di scorci italiani e
le pecore???)
Terminato il concerto con diversi bis
graditi i ragazzi si avvicinano per provare a toccare le corde e
farle suonare.
Una ragazza che stava per farlo si
ferma e mi chiede stupita “Hai spento l'arpa?”...
“Ma mica si spegne!!! l'arpa suona
quando qualcuno mette in vibrazione le corde non perché accendo un
dispositivo elettronico!!!”
Sti ragazzi elettronici!!!
Ma a pensarci bene lo trovo un bel
complimento: sono riuscita ad accendere l'arpa e forse anche
la loro curiosità.
Spero che questi ragazzi, che sono
davvero svegli, abbiano modo di fare molte altre esperienze dal vivo
per sostituire quei troppi momenti passati tra i “famosi”
nel tubo (una volta era il tubo catodico oggi non so che c'è dentro
a quel piatto monitor) o nella “rete” oppure. Se proprio non se
ne può fare a meno, a cercare in questa stessa rete tante notizie
sugli strumenti musicali ormai molto ma molto antichi...!!
Baci
Rosangela
Un ringraziamento alle maestre, alla
bibliotecaria e al personale di supporto che ha permesso il trasporto
dell'arpa!
p.s.. che si raddoppino questi appuntamenti con gli strumenti musicali dal vivo, con tutti quelli della Banda Civica del Comune di Milano! una mano santa per non far scomparire questi dinosauri di strumenti musicali! ;-)))
FAMOSITE = malattia molto diffusa nelle popolazioni del XX e XXI secolo dedite all'ascolto incondizionato della televisione e all'acquisto sconsiderato di giornali quali Gente, Chi, Vanity Fair e robette del genere...
Molto grave e contagiosa. Per guarire è necessario una quarantena (o cinquantena) di astinenza totale. La cura è molto difficile da applicare se non si porta il malato in un luogo sperduto e senza WIFI.
Meditate Gente Meditate!!!!
Molto grave e contagiosa. Per guarire è necessario una quarantena (o cinquantena) di astinenza totale. La cura è molto difficile da applicare se non si porta il malato in un luogo sperduto e senza WIFI.
Meditate Gente Meditate!!!!
3 commenti:
Bisogna addrizzarli da piccoli nella speranza che crescano bene...
A proposito dei tuoi 50 anni, non è che bari un po'? mi pareva di averli già sentiti da un po'... Eh eh eh... LOL!!!
Ma che screanzato che sei!!!!
Metti in dubbio?
dopo il mezzo secolo non si contano più...;-))
Ah! Allora era vero...! :-PPP
Posta un commento