dal sito http://passididanza.wordpress.com
Risassunto di alcuni principi di base per chi inizia a
suonare l'arpa
Le mani dell'arpista sono sospese nell'aria e devono
pizzicare le varie corde con un parte di polpastrello. Il pollice agisce in una
direzione e le altre tre dita nella direzione opposta.
Il movimento di pizzicare un corda è fatto chiudendo le tre
dita profondamente fino a toccare il palmo e il pollice chiude con la grande e
la piccola falange verso il secondo dito che si trova di fronte.
Trovare il giusto grado di inserimento del polpastrello
sulla corda e chiudere bene l'articolazione è uno dei segreti per una buona
stabilità della tecnica e per avere un buon suono. Se si appoggia troppo in punta il polpastrello non si ha presa sulla corda e la si percepisce poco. Di sicuro tutto diventa meno stabile.
Se invece lo inserisco troppo faccio fatica a chiudere l'articolazione. Comunque fra i due estremi è preferibile all'inizio esagerare mettendo dentro generosamente il polpastrello: togliere è più facile che aggiungere.
Se invece lo inserisco troppo faccio fatica a chiudere l'articolazione. Comunque fra i due estremi è preferibile all'inizio esagerare mettendo dentro generosamente il polpastrello: togliere è più facile che aggiungere.
La quantità di suono che si produce, cioè il volume del
suono, è dato dalla forza con cui si pizzica la corda e non dal tipo di
chiusura delle dita nel palmo e del pollice verso il 2° dito.
Posso e devo suonare piano o forte ma il movimento,
l'articolazione delle dita è sempre profondo soprattutto quando sto imparando.
L'articolazione potrà essere più corta e meno profonda solo quando le mie dita
saranno sicure e dovranno suonare passaggi velocissimi, ma quando si arriva a
ciò lo farò quasi atuomaticamente.
La velocità comunque non è da considerarsi possibile nei primi tempi di
apprendimento, pena una sconclusionata impostazione che diventerà sempre più
precaria e approssimativa e non vi permetterà di avere sicurezza sulle corde.
Quando si inizia a suonare l'arpa le parole d'ordine sono:
lentamente, movimenti profondi e un generoso appoggio dei polpastrelli sulle
corde.
Altra cosa importante è imparare con entrambe le mani i
disegni tecnici di base a mani separate, poi a mani unite e aspettare qualche
tempo prima di far lavorare le due mani in contrappunto.
Per intenderci:
suonare una melodia con la mano destra è un accompagnamento con la sinistra è
cosa da affrontare dopo qualche mese dall'impostazione di base e con una certa
gradualità.
Importanti sono gli esercizi di base da imparare e
continuare ad esercitare giornalmente tanto da farli diventare automatici. Importante
è anche la scelta di brani molto molto facili da affrontare nei primi tempi.
Con i brani scelti del giusto grado comincerete ad annoiarvi di meno, ma
proseguite con pazienza continuando con la tecnica e sempre ad una velocità che vi
permetta di controllare tutto quanto.
Non si può imparare a correre se le gambe non si reggono e
non si può volteggiare in danze acrobatiche se non si conoscono i passi base.
Quanto tempo ci vuole per progredire nelle varie fasi?
Bella domanda! Non c'è una risposta uguale per tutti.
L'insegnante che sa il fatto suo vi aiuterà a incrementare
il materiale tecnico e musicale nelle giuste dosi per voi.
Se non avete un insegnante e non avete mai suonato un altro strumento è un poco difficile tenere tutto sotto controllo. Un metodo con un video che può aiutarvi è quello di Sylvia Woods, ma prevede che impariate presto a leggere la musica e i segni grafici del tempo. Anche questa abilità si impara gradatamente ed è meno difficile di quello che sembra.
Forza e non abbattetevi: i risultati vi daranno soddisfazione!
Forza e non abbattetevi: i risultati vi daranno soddisfazione!
5 commenti:
Cara Rosangela, buonasera!
Riemergo dalle ombre per salutarla e per ringraziarla ancora delle belle pagine che ci offre il suo blog.
In questi lunghi mesi ho continuato pian piano lo studio dell'arpa, tanto che la mia Bardic è ormai sfinita dall'esercizio e dai tentativi. Spero di potermi presto permettere una Melusine, in modo da esercitarmi con qualcosa di più "consistente". Per il momento tra le arpe di fabbrica che ho provato è quella che mi convince di più.
Scrivo per domandare un consiglio: ricordo che da qualche parte, molto tempo addietro, aveva postato sul blog qualche consiglio utile per procedere con la sostituzione delle corde dell'arpa. Purtroppo al momento non riesco a ritrovare il suo testo, proprio ora che mi farebbe comodo - una corda si è spezzata l'altra notte...
Potrebbe aiutarmi a rinvenire quella sua pagina?
Un cordiale saluto
Zosimos - Roma
Gentile Zosimos
è vero, alcuni dei primi articoli che pubblicai il primo anno non ci sono più perchè erano ospitati in un sito diverso (Gremus).
Se ha un po' di pazienza ripubblicherò a breve sull'argomento e intanto le consiglio di leggere materiale sulle corde che hanno pubblicato sia la ditta Salvi che la ditta Camac.
Qualcosa dei loro opuscoli potrebbe già aiutarla.
A presto
Rosangela
Gentile ANONIMO,
non mi piace davvero rispondere a chi non firma i commenti sul blog.
Se poi l'anonimo mia manda pure un bacio a maggior ragione vorrei sapere da chi mi arriva!
Così ho deciso di pubblicare il tuo messaggio per fartelo notare.
Se vuoi una risposta identificati con un nome. Se non vuoi che compaia il tuo nome, mandami una mail firmata e ti risponderò volentieri.
Grazie e un abbraccio...
Rosangela
ops!!!! la domanda a cui mi riferisco è sparita. Devo aver pigiato qualche comando che non volevo.
Spero che l'anonimo si rifaccia vivo così potrò ripostare il suo commento che non ho più.
Grazie.
Rosangela
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