31-05-2012
Con il concerto pomeridiano del 3 giugno nella sua sede di Largo Marinai d’Italia si apre la stagione estiva della Civica Orchestra di Fiati del Comune di Milano.
Il clima milanese è, come quello italiano, assai mesto. Alle prese con problemi economici e lavorativi a cui si aggiunge negli ultimi giorni il disastro per il terremoto che ha funestato l'Emilia, parrebbe poco adatto presentare una stagione di concerti.
Invece sono convinta che proprio in Italia e proprio in questo periodo, riuscire a non dimenticare il nostro valore culturale e la musica che è parte del nostro DNA potrebbe aiutare tutti a trovare nuove strade, a recuperare quelle antiche ancora valide e a non abbatterci.
Il programma del 3 giugno è un esempio di quanto la musica può e deve essere considerata patrimonio Europeo: Bach, Rossini, Gounod, Ponchielli, Bizet.
E un organico popolare come quello della Banda non può che portare gioia e forza a chi vorrà partecipare al concerto.
Ho volutamente evitato di usare termini come EVENTI o PROGETTI.
E' quella dell Banda Civica una semplice Stagione Estiva di concerti come ce n'erano una volta.
Niente abbuffate di cultura concentrate in un mese, o non stop di tre giorni dove ci sono mille concerti e mille proposte che uno per potervi prender parte deve correre tra un evento e l'altro o desiderare di avere il dono dell'ubiquità….
Niente PROGETTI!
Eh si perché oggi senti dire da musicisti o artisti in genere che ti propongono un Progetto.
Una volta quelli, i Progetti, li facevano gli architetti e gli ingegneri.
E spero che questi professionisti possano continuare a farli e anche bene e si preoccupino a che le loro costruzioni stiano su anche nella nostra Italia ballerina.
Le STAGIONI MUSICALI, così si chiamavano una volta, erano pensate e organizzate da direttori artistici e portavano il loro valore durante l'arco dell'anno. Ogni anno si sapeva che c'era l'inizio e la fine della stagione e ci si affezionava all'orchestra, al corpo di ballo, alla compagnia lirica di riferimento. I direttori stabili si stabilizzavano nell'arco di almeno una decade e creavano un loro modo di interpretare (con Fan e detrattori, proprio come nel calcio…quello sano intendo). E la cultura cresceva con le persone e con i professionisti dello spettacolo.
Oggi ci sono sempre di più solo musicisti mercenari sotto pagati, gli architetti che progettano le stagioni liriche o gli eventi (o anche gli e-trenta…), i politici che fanno gli attori (non gli attori che passano alla politica come Ronald Reagan…), i giudici che processano in tv e i direttori artistici che passano il loro tempo a trovare la formula giusta per ingraziarsi i politici che dovranno rinnovargli il contratto….
E il pubblico?
Boh!
Ma quale pubblico?
La gente è ancora abituata ad ascoltare un concerto perché è un concerto?
Godersi uno spettacolo teatrale perché c'è un copione da interpretare?
O lustrarsi gli occhi alla vista di importanti ed eleganti costruzioni architettoniche e passare nelle sale d'arte dove ammirare quadri di ieri e di oggi?
Ho l'impressione che in molti siano un poco confusi. Confusi dai ''pacchi'' pieni di nulla che la televisione propone tutte le sere e confusi da chi invece di fare il banchiere va ad organizzare uno stato. O di un perfetto intrattenitore di villaggi turistici che ci ha preso in giro e si è preso in giro perché incapace di capire i suoi limiti.
I limiti che ognuno di noi ha se si crede onnipotente, se pensa che può fare qualunque cosa: basta allenarsi con la Wii o portare una portaerei a navigare nel canale della Martesana (che non è lo stesso del Canale di Suez!).
Mi sono allargata?....Sembro andata fuori tema?
Si, forse un po'. Ma vorrei che il comune di Milano rivalutasse le semplici (SEMPLICI) opportunità che ancora alcune sue istituzioni storiche potrebbero dare nel campo della cultura, dell'arte, del lavoro…Ma ognuno facendo il proprio lavoro.
Con onestà e senza tanti trionfalismi.
Vorrei che ci fossero tra noi seri professionisti e gli artisti o i geni li lasciamo al caso, perchè di questi ne nasce uno ogni tanto, ma di professionisti in gamba ne abbiamo bisogno ogni giorno.
Tutti possiamo fare nel nostro piccolo qualcosa di buono. Non è necessario alzare grattacieli e palazzi all'infinito quando non si sa come arrivare alla fine del mese.
Meglio una buona domenica passata nel parco in compagnia della Banda Civica o una vana attesa di poter tutti svernare alle Bahams?
Scegliete voi.
Gian Burrasca
Per info sul programma di domenica 3 giugno e sui concerti della stagione estiva potete cliccare su
www.banda.mi.it
Il sito del Comitato "Amici della Banda civica"
oppure su http://www.comune.milano.it/portale/
nelle rubriche: Per saperne di più - I CONCERTI DI PALAZZO MARINO - V edizione
1 commento:
Lavoro nel campo dell'arte figurativa, e sottolineo mille volte le tue parole. La situazione è identica. Buon lavoro per la stagione estiva, peccato essere lontano.
PS: non ho trovato sul web il libro della maestra francese di Stivell, ma continuerò le ricerche.
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