A dire dei casi…. poi uno non ci crede,
invece…
In questi giorni mi ricapita tra le mani il libricino "La bellezza delle milanesi" della Sellerio (Casa editrice siciliana) col sottotitolo viaggiatori francesi a Milano.
Tra gli illustri francesi che Eleonora Carantini, la curatrice della raccolta ha scelto, c'è Charles-Louis de Secondat, barone di Montesquieu, che parla della Biblioteca Ambrosiana.
Tra le meraviglie che ammira qui, durante il suo Voyage en Italie del 1803, ci sono i dipinti di Brueghel.
Stò leggendo, insieme al "libricino" della Sellerio un saggio sul "Il fondo musicale della Banda della Guardia Nazionale di Parma" dove la storia ottocentesca della banda di Parma si intreccia con quella della Banda di Milano. I due dominatori, francesi e austriaci, c'imposero le loro diverse visioni della vita sociale e politica quando ancora noi italiani non eravamo ancora "italiani".
E' un periodo che rifletto sulla Milano e sulla situazione italiana della "crisi" di oggi e mi viene spontaneo andare a leggere la storia passata per capire.
Ieri ero a Milano, bloccata dal "blocco del traffico", e mi è venuta l'idea di fare un giro in centro per andare a vedere i quattro quadri di Brueghel che sono esposti proprio alla Biblioteca, due dei quali ritornano qui solo per qualche mese, dopo 200 anni dal sequestro di Napoleone (I francesi!!!;-)).
Giornata uggiosa, pioggia e grigio.
Per le vie del centro milanese incontro un'improbabile corsa maratona.
Peggio per loro che preferiscono correre e bagnarsi, anziché passeggiare tra i corridoi caldi e ricchi di storia dell'Ambrosiana!
Arrivo all'ingresso e parlo con la Signora Bazzoli che fa parte dell'Associazione Volarte e che mi racconta delle cose della Biblioteca.
E' talmente brava e preparata che m'intrattiene per più di un'ora.
Apprendo notizie sull'edificio e sulle raccolte preziose racchiuse all'interno.
La pinacoteca mostra quadri d'immenso valore e conserva il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci.
La Signora Bazzoli mi racconta delle tavole di Leonardo, che dice specchio e diario di un uomo curioso e talmente ecclettico che per conoscerlo non basta una vita a noi uomini "normali".
Ci rende partecipi di aneddoti sulla sua disponibilità di trovare soluzioni tecniche anche ad attività assai semplici e prosaiche come l'invenzione di uno spiedo automatico spinto dal calore del fuoco, scaturito da una sua osservazione della fatica improba di girare a mano un arrosto per ore…
OSSERVAZIONE! Che bella parola. Pare che proprio Leonardo fosse il re dell'osservazione. E chi oggi ha tempo di osservare? Tutti oggi vogliono dire e fare e ognuno, a detta di molti scrittori e psicologi americani, possono sognare e realizzare di fare qualunque cosa, basta solo volerlo. E ne conosciamo molti di questi individui.
Invece a Milano, all'Ambrosiana ci sarebbe molto da osservare e da imparare per rimanere poi quasi gli stessi di prima: impiegati, fornai, musicisti di banda, cassiere dei centri commerciali, venditori telecom, capitani di transatlantico, sindaci…
Rimasti quelli di prima come lavoro, ma arricchiti di pensiero e di spirito critico utili per capire come osservare i prossimi governanti da scegliere al di là delle promozioni televisive costruite…
Potremo farci aiutare dagli studi della fisiognomica proprio di Leonardo e riconoscere in anticipo "trote" e affini!
Per finire che dirvi? Coincidenze benedette!
Una mia lettura, la scoperta di Brueghel, dell'Ambrosiana, dei francesi dominatori e ladri, del blocco del traffico complice di una giornata diversa e via discorrendo.
Poi, dopo quel meraviglioso racconto all'ingresso dell'Amborsiana, ero talmente arricchita che non desideravo di più per quel giorno.
Non ho visto i quadri di Brueghel ne il codice Atlantico di Leonardo, ma grazie al lavoro gratuito della Signora Bazzoli, qui ci tornerò presto e di sicuro con mio figlio di 14 anni che sicuramente si divertirà più qui che a vedere il solito film catastrofico sull'affondamento del Titanic!!!!!!!
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