Caro Maestro Enrico,
ho pensato di scriverle una breve
lettera per ricordarla con tanto affetto e stima ora che ci ha
lasciato e se n'è andato a dirigere un'altra orchestra e forse
un'altra banda in cielo.
Magari lì i problemi organizzativi
saranno senz'altro risolti, e la Santa Direzione troverà
molto convenine mantenere una Banda Civica per far musica allegra
ogni giorno per tutti!
Caro Maestro, lo devo a lei se nel 1983
organizzò il concorso per arpa nell'organico della Banda Municipale.
Quando lessi il bando non ci credevo.
Un'arpa in banda?? Che bella opportunità. Ero diplomata da tre anni,
suonavo un po' qui e un po' lì e insegnavo alla scuole medie
educazione musicale.
Il pensiero di poter suonare stabile in
un'orchestra era davvero un'occasione imperdibile.
Lei mi diede fiducia e fui assunta!
Da allora sono ancora qui, nella Civica Orchestra Fiati del Comune di
Milano.
Dopo l'espletamento del concorso con in
commissione le prime parti dell'orchestra del Teatro alla Scala,
l'organico della Civica si compose di un gruppo di strumentisti con
esperienza provenienti dalla Banda dell'ATM e di un gran numero di
giovani freschi e pimpanti.
Abbiamo fatto delle belle cose insieme! Si facevano i balletti di Čajkovskij e di Delibes e i miei colleghi clarinettisti leggevano direttamente le parti originali dei violini in orchestra.
Civica Orchestra di Fiati del Comune di Milano - Piazza Duomo, Milano - 20 luglio 1991 - Leo Delibes, "Coppelia", suite dal balletto - direttore M° Enrico De Mori. Concerto nell'ambito della rassegna "Percorsi Musicali"
Ero giovane e inesperta e non capivo
molto di politica. Si, perché nella musica come nelle cose di tutti
giorni c'entra anche questa. Eccome se c'entra!
La politica decide se un'istituzione è
da mantenere o no. La Banda Municipale aveva avuto nella sua storia
molti momenti buoni e altri cattivi, ma quando lei, Maestro Enrico,
convinse la giunta comunale a fare i concorsi per ridare vigore alla
sua banda fece si che la musica popolare per tutti non chiudesse i
battenti proprio a Milano.
L'altra sera, il venerdì 8 luglio, le
abbiamo dedicato il concerto al Castello. C'era molta gente e si è
divertita molto! Questo è il messaggio!
Chissà se ancora la politica di oggi
vuol continuare a mantenere queste tradizioni?
Si, Maestro, facciamo i concerti
estivi come allora, e teniamo duro, ma l'organico si assottiglia e i
giovani che oggi vengono chiamati a suonare con noi stabili vengono
mal pagati e aspettano 10 o 12 mesi per prendere quattro soldi.
Tutto si fa all'ultimo momento con poche prove etc, etc...
Ma che glielo dico a fare? Lei lo
sapeva benissimo ma ormai non poteva più fare nulla.
Chissà, se ora da lì dov'è, tirerà
le orecchie a chi di dovere.
Comunque, Maestro Enrico, fin che
suonerò in questa Banda Civica milanese, cercherò di dare il mio
meglio anche per onorare il suo lascito!
Grazie Maestro Enrico!
un'arpista in Banda, Rosangela
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