The hornpipes: Michael Rooney and June McCormack
La musica per danza irlandese nel 17° e
18° secolo veniva suonata nelle “Big House” ed era importata da
maestri di danza inglesi che insegnavano all'aristocrazia terriera le
danze più in voga in quel periodo.
Le riunioni di danza nelle “Big
House” erano il pretesto per incontrarsi, mostrare abiti eleganti,
gli oggetti di valore della casa e per le signore l'opportunità di
trovare pretendenti per sposarsi.
Il maestro di danze era spesso un abile
suonatore di fiddle (questo è il nome del violino nella musica folk
irlandese) oppure si portava con se abili suonatori per suonare la
musica per danza. Spostandosi da una casa all'altra trovavano poi sul
posto altri suonatori i quali si univano a loro e spesso
erano Harpers.
Harper è il termine usato per
suonatore d'arpa nella musica folk irlandese.
Questi intervenivano nelle danze oppure
intervallavano queste a Planxties che erano tipici song per arpa
scritti in onore degli aristocratici.
Col tempo i suonatori di fiddle
divennero numerosi e comuni sia tra il popolo sia tra l'aristocrazia,
così si formarono gruppi di suonatori che intrattenevano i signori
nel salone da ballo ufficiale al primo piano della casa nobile o al
pianterreno dove ballava e si divertiva il personale di servizio
della casa.
Il personale di servizio spesso imitava i balli reinterpretando le parole delle canzoni con frasi
nonsense chiamate “diddle” in senso irriverente.
L'Hornepipe è scritta in un tempo di
4/4 ma viene interpretata con ritmo ternario di 12/8.
Nell'accezione folk viene da una danza
inglese che veniva ballata dai marinai nel 16° secolo sui ponti dei
vascelli. Viene ballata dai danzatori irlandesi con scarpe pesanti, hard shoes, con le quali
marcano pesantemente il ritmo.
Nel
video trovate Michael Rooney che interpreta due Hornepipe con la
flautista June McCormack in un pub.
Il video qui sotto del 1963 mostra
invece un hornpip, the Liverpool Hornpipe, piuttosto lento ma
molto ben ballato!
2 commenti:
Aggiungerei che l’origine dell’Hornpipe è piuttosto antica, XIII secolo, come del resto il nome fa supporre (canna-di-corno, ovvero uno strumento ad ancia ricavato dalle corna di animali).
Inoltre, in epoca barocca, diventò molto popolare anche tra i compositori colti: Handel e Purcell composero diversi hornpipes. Handel addirittura usa nella sua “Musica sull’acqua” l’indicazione di tempo “alla hornpipe”.
Quanto allo hornpipe tradizionale irlandese, ho trovato in rete un testo sulle danze tradizionali da cui ho estratto queste righe che mettono un po’ in crisi gli usi “moderni”.
Il testo dice che: “L’hornpipe … è eseguita con scarpe rigide, usate per marcare il tempo. Esistono due varianti della danza Hornpipe: veloce e lento. Di solito, i ballerini più esperti preferiranno l’hornpipe lento ma ballerini più giovani inizieranno con l’hornpipe veloce per poi passare negli anni successivi a quello lento. Fra le due varianti c'è un cambiamento di tempo nella musica ma non nei passi di danza. L'unica differenza nella danza tra i passi veloci e lenti sono le figure che il danzatore esegue e il ritmo/suono di come muovono le gambe. Il ritmo per entrambi i tipi di hornpipes è molto uniforme e deve essere eseguito in questo modo dal ballerino”.
Infine, a proposito della velocità, non credo che nel video del ’63 da te postato la velocità sia un po’ lenta, infatti il ballerino ha la possibilità di esprimere al meglio la sua abilità.
Fino a 20/25 anni fa i tempi delle danze irlandesi non erano così scatenati, come mi disse Dearbhail Finnegan, che oltre ad essere un’arpista è anche una danzatrice provetta.
Anzi, Dearbhail mi raccontò anche che le moderne “sessions” sono in genere elegantemente disertate dai danzatori “di grido” proprio perché le danze vengono eseguite ad una velocità eccessiva, mentre sono frequentate da danzatori in erba (spero solo in senso figurato…) che scaricano così la propria adrenalina in eccesso, un po’ come nei “rave parties”...
Tra l’altro, come è scritto nelle raccolte pubblicate da “Cairde na Cruite” (storica associazione degli Amici dell’Arpa irlandese) sono i danzatori che stabiliscono la velocità di esecuzione delle danze, e non i musicisti!
Ottimo commento, Padre Marco!
Arricchisce il post di informazioni.
Aggiungerei che la moda di suonare le danze sull'arpa è degli ultimi 20 anni e comunque l'arpa nei gruppi irlandesi numerosi si perde un po', nel senso che si sente poco ed è poco influente per la sua natura sonora. Anche amplificandola non è uno strumento adatto a tenere il ritmo delle danze.
Nel mitico gruppo dei Chieftains, il primo arpista Derek Bell, nelle danze più sfrenate e nei momenti dove suonano tutti, mima con l'arpa degli accordi di accompagnamento oppure passa a suonare il pianoforte. Nei momenti in cui si sente maggiormente la sua arpetta viene creata apposta una situazione sonora ideale per cui suonano pochi o nessuno e lui riesce a far sentire le sue variazioni. Un po' come succede nei momenti di solo nelle session jazzistiche.
Altra cosa è poi lo stacco dei tempi. Sono iper veloci quando i gruppi giocano a far circo o mostrare le loro capacità strumentali virtuosistiche, ma in totale assenza di danzatori.
Direi quindi che se un'arpista suona le danze può tranquillamente prendere un tempo tranquillo e far godere a se stesso e al suo pubblico il tema della danza senza buttarsi in velocità pericolose e assai poco musicali!!!!
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