Patrick Byrne (c. 1794-1863)
Portrait of Patrick Byrne, from RB Armstrong "The Irish and Highland Harps", Edinburgh, David Douglas, 1904
Negli ultimi 50 anni di revival dell'arpa celtica in Irlanda si sono sviluppati due filoni principali sulla di tecnica e sul metodo di apprendimento. Il primo filone deriva dall'impostazione e dal metodo di studio dell'arpa classica che si adatta alle arpe più piccole.
Queste scelta d'impostazione predilige le arpe celtiche che hanno un'estensione di 36/38 corde. Per le arpe più piccole 27/34/36 corde si utilizzano dei rialzi affinché il suonatore possa mantenere la stessa postura dell'arpa a pedali.
Quindi l'arpa appoggia sulla spalle destra, ci si siede in modo che la testa arrivi più o meno all'altezza delle leve e le braccia, per raggiungere la cordiera nel centro sono mantenute più sollevate.
La seconda postura ha recuperato alcuni aspetti del metodo antico di suonare le piccole arpe attraverso lo studio d'immagini e dipinti e i pochi scritti di fine settecento inizio ottocento nei quali sono descritti gli ultimi arpisti tradizionali. Questi studi si applicano oggi alle arpe con corde di metallo, dette Clarsach, che sono ricostruite su modelli antichi e che vengono suonate alla maniera antica con le unghie. Alcuni principi di questa postura sono applicati anche alle arpe che non montano corde di metallo e hanno una forma e una dimensione diversa.
Chi predilige questa postura preferisce arpe che hanno un'estensione media tra le 34 e le 36 corde. La seduta è piuttosto alta rispetto all'arpa che viene appoggiata tra l'ascella e l'inizio della spalla mantenendo le braccia rilassate e i gomiti bassi.
Si pone lo strumento leggermente di sbieco rispetto al corpo in modo da vedere bene le corde senza dover storcere la schiena.
Tra l'altro, questo modo di tenere l'arpa fa in modo che l'arpista veda le leve di fronte a sé senza dover alzare la testa per cercarle.
Devo anche dire che molte sono le varianti…
Alcuni degli arpisti storici hanno nel tempo modificato il loro modo di tenere l'arpa, passando da uno all'altro o inventandosi un proprio modo.
Questo non vuol dire che non ci siano degli standard utili da seguire per poter stare seduti all'arpa nel modo più comodo possibile senza rimediare mal di schiena o dolori ai tendini delle braccia e delle mani.
Consiglio ai principianti di sciegliersi un buon insegnante (quello che suona il repertorio che piace a voi) poi con tanta pazienza adattate il suo insegnamento alla vostra personale postura e alle dimensioni del vostro strumento, finchè troverete il vostro personale assetto all'arpa.
Qui sotto troverete un po' di foto di arpisti che vi possono illuminare nella ricerca.
GRÁINNE YEATS
Mary O'Hara
Derek Bell
Janet Harbison
Anne-Marie O'Farrell
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