Beh, di sicuro non è uno strumento facile!!!
Avete due mani appese nell'aria che devono pizzicare corde
di grandezza e tensione continuamente diversa. Dovete coordinare una melodia e
un accompagnamento e ci vuole una notevole capacità di coordinazione.
Se dovete leggere lo spartito la vostra testa e i vostri occhi passano dalla cordiera allo spartito e se non siete più giovanissimi i vostri occhi dovranno mettere a fuoco piani davvero diversi: vicino, medio e lontano. Se suonate senza spartito dovrete imparare le musiche con la tecnica ad orecchio e imitazione e avrete bisogno di un insegnante capace di insegnarvi con questa tecnica e sono ancora pochi gli insegnanti in Italia che hanno esperienza in tal senso. Anche se negli ultimi anni stanno crescendo di numero.
Se dovete leggere lo spartito la vostra testa e i vostri occhi passano dalla cordiera allo spartito e se non siete più giovanissimi i vostri occhi dovranno mettere a fuoco piani davvero diversi: vicino, medio e lontano. Se suonate senza spartito dovrete imparare le musiche con la tecnica ad orecchio e imitazione e avrete bisogno di un insegnante capace di insegnarvi con questa tecnica e sono ancora pochi gli insegnanti in Italia che hanno esperienza in tal senso. Anche se negli ultimi anni stanno crescendo di numero.
Dovrete imparare ad accordare sin dalle prime lezioni tutti
i giorni 27, 30, 36, 38 corde perché l’arpa lo richiede quasi ogni giorno. (se
è nuova anche più volte al giorno)
BENE! Se dopo questi preliminari avrete ancora voglia di provarci
vuol dire che avete del fegato e l’arpa fa per voi.
Vediamo però anche i pregi del suonare uno strumento così
complicato.
Il primo è che l’arpa ha un suono bellissimo e anche se non
sapete suonare non potete, e dico NON POTETE fare brutti suoni o suoni
inascoltabili. È impossibile. Pizzicare con calma anche solo due corde vi farà
stare bene.
Le corde hanno il suono già pronto e visivamente vedrete le
varie scale in ottave distinte dai colori rosso e blu dei vostri DO e FA.
La vostra arpetta ve la potrete portare anche in vacanza o
ad una riunione di amici perché ci sta tranquillamente nella vostra macchinina
(vi consiglio di scegliere le arpe meno grandi di 34/36 corde per una questione
di maneggiabilità e di peso) e potrete suonare insieme ad altri arpisti o ad altri
strumentisti divertendovi molto.
Ho già scritto molte volte a proposito di questo argomento nel blog, ma
oggi voglio puntualizzare alcuni concetti che nel corso degli anni ho maturato e potrebbero essere utili sia ai futuri allievi che ai
maestri che vogliono insegnare ai cosiddetti amatori non più giovanissimi.
Primissima cosa da fare dopo aver acquistato la vostra arpa
è trovare un maestro il più vicino possibile a dove abitate.
Di sicuro chi comincia a suonare da adulto lavora tutto il
giorno e ha poco tempo sia per fare lezione che per studiare.
Studiare vuol dire allenare le vostre dita e la vostra
mente a questo bellissimo sport musicale. Ho usato queste due
parole a proposito per far capire che, come lo sport anche livello amatoriale,
darà delle soddisfazioni se lo si fa con costanza e valutando il giusto rapporto tra le
vostre capacità iniziali e la vostra disponibilità di tempo.
Se non avete abbastanza tempo da dedicare quasi ogni giorno
allora lasciate perdere perché andrete incontro a delusione certa. Quanto tempo
ci vuole? Almeno un’ora al giorno (ed è il minimo) soprattutto il primo anno
che sarà l’anno in cui dovrete imparare da zero tutto quanto.
Se poi non avete mai avuto dimestichezza con la musica in
generale (cantare, andare a tempo battendo i piedi e le mani per seguire il
ritmo di una musica o una canzone che vi piace) allora è necessario apprendere
anche questo aspetto. Si può imparare a suonare e a capire i fondamenti musicali
nello stesso momento, ma l’insegnante deve davvero essere molto ma molto bravo
a riuscire a fare le due cose ed avere molta esperienza in materia.
I primi mesi le lezioni devono essere almeno a cadenza
settimanale. Questo perché l’insegnante può monitorare il vostro apprendimento
fisico sullo strumento e mentale per quanto riguarda l’educazione al ritmo e
all'orecchio senza che voi prendiate cattive abitudini che saranno difficili da
aggiustare in seguito.
I video possono aiutare, ma non vedono cosa state facendo e ognuno
di voi ha caratteristiche fisiche capacità manuali e mentali assai diverse. Alcuni
hanno già un valido e solido background musicale e magari suonano o hanno suonato
in passato altri strumenti. Altri invece si approcciano alla musica e all'arpa per la prima volta.
A proposito, non è detto che aver suonato un altro strumento
aiuti. Chi ha fatto pianoforte o chitarra dovrà con le dita dimenticare quelle tecniche
che non hanno nulla di simile alla tecnica arpistica. Avranno probabilmente sviluppato capacità
mentali di ascolto e di coordinazione sulle dita che possono aiutare a patto di
farsi un grandissimo bagno di umiltà e ripartire da zero con il nuovo strumento.
Mi è successo, in questi anni, di incontrare persone che suonano
già l’arpa ma che l‘hanno appresa esclusivamente facendo lezioni di gruppo. Molte
di queste persone si portano come bagaglio difetti di postura difficili da correggere;
non sanno studiare da soli e non sanno riconoscere ciò che funziona da ciò che va
sistemato. Continuano a suonare brani con errori e imprecisioni di cui non si
accorgono.
Il suonare in gruppo è un’esperienza validissima e
auspicabile, ma va fatta quando le dita sull'arpa hanno almeno appreso la
postura di base e il maestro che vi fa suonare in gruppo non pretende da voi
che suoniate uno spartito che non è alla vostra portata.
Devo dire che alle volte è meglio avere un allievo completamene
“vergine” sotto tutti i punti di vista così che si parte col piede giusto sin
dall'inizio.
Altra cosa fondamentale per chi comincia è aver chiaro l’obbiettivo,
il tipo di musica che si vuol suonare e non avere fretta di raggiungere livelli
spropositati in poco tempo.
Chi vi promette che suonerete l’arpa in maniera impeccabile in quindici
giorni o in sei mesi ha il naso lungo lungo come Pinocchio!!!! ATTENZIONE!
Ora un piccolo cenno al discorso tecnica. Sia che si parta
con esercizi di tecnica che con brani semplici adattati allo scopo di apprendere
le basi bisogna armarsi di pazienza. Il nostro corpo si
deve adattare a tenere lo strumento nel modo giusto e le nostre dita sulle
corde devono imparare ad appoggiarsi e muoversi in su e in giù per la cordiera esattamente
come se doveste imparare a ballare su una pista di pattinaggio di ghiaccio. Prima
bisogna stare in piedi, poi camminare, poi correre e solo dopo…. Volteggiare.
Quando potrete volteggiare sulla cordiera? Di certo dopo i
35, 40 anni pensare di emulare i grandi virtuosi dell’arpa che hanno iniziato da
bambini o da ragazzi e suonano almeno 5,6,7, ore al giorno è volervi male.
Ma imparare a suonare melodie con un semplice accompagnamento,
accompagnarvi con accordi mentre cantate brani semplici e suonare in gruppo
alcune semplici musiche è alla portata di tutti. Ognuno poi può metter in luce
le personali capacità musicali che magari stavano assopite e aspettavano solo
di sbocciare dandovi grandi soddisfazioni.
La primavera è un buon periodo per iniziare!!!!
Preparatevi a PIANTARE MUSICA!
Arpisti in erba datevi da fare!
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