giovedì 13 settembre 2012

Stivell e il suo concerto a Valstagna


Il mio amico Lorenzo Sentimenti, del quale avevo già pubblicato una bella chiacchierata in Punti di vista del 23/09/2011, mi ha mandato un racconto del concerto di Stivell che si è tenuto il 30 agosto scorso a Valstagna.
Ve lo giro così com'è. E' un bel racconto e rende bene l'atmosfera.



07/09/2012 11:20

Ciao Rosangela.
…sì, alla fine ce l'ho fatta e io e mio figlio (16enne) abbiamo fatto il nostro viaggetto verso Bassano del Grappa.
Valstagna, dove ha luogo il festival è un paese lungo il Brenta, all'inizio della Valsugana (credo) ed è un ambiente molto bello.
Venerdì scorso era arrivata "Poppea" la perturbazione atlantica, e il clima era veramente bretone.
Per fortuna era piovuto nel pomeriggio, scaricando un po' le nubi, così la sera, a parte il freschino - 10° - il concerto non ha subito interruzioni.
Il caro Alan è veramente in forma, malgrado le 67 primavere (si vede che l'aria di Bretagne fa bene ;-)) e ha fatto un gran bel concerto.
Anche se non si è trattato propriamente di un concerto d'arpa. Nel senso che ha dato risalto alla sua dimensione più "rock" o "fusion" se vogliamo, o comunque di gruppo, più che solistica, per cui l'arpa (uno dei suoi modelli elettrici, personalizzato con meccaniche da chitarra dove ci sarebbe la cassa armonica per accordarlo in modo più immediato) si è inserita nel tessuto musicale (bisogna dire molto bene) assieme agli altri strumenti, spesso esaltata dalla pedaliera di effetti che Stivell usa in modo non esagerato, ma appropriato.


Penso che per uno come lui, che ha scritto tanti brani, non sia facile fare la scaletta per un concerto: sono tanti i brani che sarebbe bello sentire, e in quel caso il concerto potrebbe durare diverse ore... :-) Per cui ha optato per una scelta di brani relativamente recenti inserendo però anche diversi classici, che non ha scontentato il pubblico promiscuo: che andava da miei coetanei, a persone più "aged" a ragazzi che erano al festival ma che nell'abbigliamento denunciavano gusti musicali decisamente "hard".
Beh, direi che alla fine erano tutti contenti. Alan è passato attraverso classici come "Brian Boru" cantata in gaelico e francese, "Foggy Dew" - che lui aveva intitolato in un altro modo, non ricordo - a "Kimiad", per poi infiammare la platea con le sue "suite" che dal vivo diventano veramente galoppate rock, alle quali difficilmente si rinuncia a muoversi. E poi altri momenti più melodici, e piccoli "coup de theatre" tipo cornamusa scozzese suonata in controluce, creando un'immagine veramente suggestiva. Insomma davvero un bel concerto.
E' piaciuto molto anche a mio figlio, che pur conoscendo e apprezzando molto l'autore, a Maggio aveva apprezzato moltissimo anche i Judas Priest...
Stivell è veramente un grande musicista... la sua voce è ancora calda e potente, anche dopo due ore e passa di concerto (perchè alla richiesta di bis hanno fatto altri 5 o 6 brani rimanendo in palco altri 20 minuti dopo l'ora e 45 del concerto ufficiale), e si rivela polistrumentista in grado di suonare appunto la cornamusa scozzese, la uillean irlandese (in versione elettronica), questo strumento a fiato che non so come si chiami, (deve avere un'ancia tipo oboe, sembra una trombetta e il suo suono caratteristico si sente spesso nei suoi album), poi thin whistle e, ovviamente l'arpa.
Certo quest'arpa, suonata in piedi, con una postura non certo classica, forse potrebbe non piacere ad alcuni puristi, ma le atmosfere che riesce a evocare sono veramente  suggestive, e non bisogna dimenticare il contesto che è appunto una session folk-rock.
beh, avrai capito che il concerto mi è piaciuto molto... :-) Alan poi non è affatto "star": ha instaurato da subito un bel contatto col pubblico, cercando di parlare in italiano (non male in verità), invitandolo a partecipare ai brani più corali (fino all'immacabile finale Tri Martolod) e concedendosi volentieri, alla fine, per autografi e fotografie. Sembra davvero una bella persona.
Io mi ero guardato intorno per vedere se c'eri... :-) comunque una signora seduta accanto a me (ovviamente in prima fila) ha fatto delle ottime riprese che puoi guardare su you tube digitando: "Alan Stivell Brintaal Festival" direi che ne vale la pena.
Bene questo è tutto. Ovviamente mi è venuta ancor più voglia di possedere un'arpa... per cui dovrò avere ancora più pazienza, ma la mia speranza non demorde... ;-)
A presto
L.



BRINTAAL CELTIC FOLK - ALAN STIVELL: The Foggy Dew

1 commento:

Lorenzo ha detto...

Vorrei ringraziare Rosangela per aver pubblicato la mia cronaca... E vorrei correggere almeno un errorino...
il caro Alan, essendo nato il 6 Gennaio 1944 di anni in realtà ne ha 68, ma come si vede dal video, li porta piuttosto bene, anche musicalmente... ;-)
Buona Musica a tutti.