venerdì 27 ottobre 2017

Lucio Bonardi - Beethoven - Sonate op. 2 - 28 ottobre 2017 Milano




Come noto, Beethoven fu un grande pianista e fu ritenuto tale dai contemporanei, anche se non dobbiamo annoverarlo tra i “virtuosi” della sua epoca e anche se visse abbastanza a lungo per riconoscere lealmente d’essere stato superato nella tecnica dai suoi allievi come Ries e Czerny.
Al pari di Mozart, divenne musicista davanti alla tastiera, esordì come ragazzo prodigio e dedicò al pianoforte i primi saggi di composizione. Prima ancora che come compositore Beethoven si affermerà come pianista quando, giovane ventenne, giunse a Vienna e il suo trionfo culminerà nel marzo del 1795 quando si esibì in tre concerti memorabili tenuti per tre giorni consecutivi in cui eseguì il Concerto in re minore di Mozart, Il proprio Concerto in si bemolle, alcune parti delle sonate op. 2 e varie improvvisazioni.
Il pianoforte era lo strumento del futuro in quell’epoca. Diffuso presso i ceti borghesi in ascesa economica e sociale, era destinato a rimpiazzare il clavicembalo e l’arpa nei salotti patrizi.
Lo compresero benissimo, prima dei compositori, gli editori di musica che negli ultimi decenni del settecento cominciarono a tempestare i musicisti di richieste di sonate facili per pianoforte.
Quando arrivò Beethoven, Mozart aveva già dato un decisivo contributo all’affermazione dello strumento. All’epoca di Beethoven il pianoforte aveva un suo timbro penetrante, potenza e varietà di suono accresciuti via via dai miglioramenti apportati dai costruttori e serviva solo esplorarne a fondo la tecnica per farne risaltare tutte le sue possibilità.
Beethoven appartenne alla generazione dei pianisti compositori che avviarono questa strada.
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domenica 22 ottobre 2017

The Verdant Braes of Screen - Irish Ballad



The Verdant Braes of Screen racconta una storia di un uomo che prova a conquistare l’affetto di una donna. Col termine Ballata si indica un racconto musicale di una storia e si può anche definire un canto d’amore.  Questo canto è anonimo.

Tempo - Slow
Metre - 4 (4 beats in each bar)
Form -   A, B, C, A1, D. This is quite unusual as it has 5 phrases in each verse. Strophic form is where each verse of a song has the same melody, i.e. there is no chorus.
Mood – Subdued


La prima versione che ho scelto è senza accompagnamento e la trovo molto suggestiva. È il tipico modo di cantare irlandese. La seconda è più moderna ma rispetta ancora la tradizione irlandese ed è accompagnata.

mercoledì 11 ottobre 2017

Feuilles D'automne - Sérénade mélancolique di Alphonse Hasselmans





Alphonse Hasselmans insegnò al Conservatorio di Parigi dal 1884 al 1912 e tra i suoi allievi ci furono  i migliori arpisti francesi del 20° secolo: ecco alcuni tra i più importanti.

Henriette Reniè 

Marcel Tournier (sostituì Hasselmans alla cattedra di Parigi) 

Carlos Salzedo e  Marcel Grandjiany (che fondarono le più importanti scuole arpistiche statunitensi) 

Lily Laskine, rinomata concertista e insegnante

Pierre Jamet, rinomato concertista e insegnante

in suo omaggio ho studiato in questi giorni Sérénade mélancolique tratta da una breve suite di tre brani dedicati all'autunno.