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venerdì 20 dicembre 2013

God Rest you Merry, Gentlemen



Buon natale con questo canto!!!

Mi piace molto questa melodia. Sting, in un suo cd uscito nell'inverno del 2009 (If on a winter's night) la usa come contrappunto al suo Suol Cake.

Vi regalo lo spartito con le diteggiature. Ne trovate due diverse in alcuni punti.
Alcune le ho messe io e le altre le ha aggiunte Padre Marco. Lui dice che le mie sono troppo classiche (cioè adatte all'arpa classica).
E' vero anche che ognuno ha le sue preferenze. Può darsi che le diteggiature che vanno bene per me non siano le migliori per tutti.
Comunque ha ragione Padre Marco, quelle che trovate scritte in blu sono più adatte all'arpa celtica.


Ora divertitevi voi a mettere le vostre.




BUON NATALE, BUONE FESTE e BUON ANNO NUOVO



In questo sito trovate interessanti notizie sul canto
http://ontanomagico.altervista.org/godrest.htm


p.s. se non si vede bene lo spartito, scrivetemi che ve lo mando via mail

sabato 14 dicembre 2013

E' difficile suonare l'arpa?




Ciao Rosangela,
cercando notizie su come imparare a suonare l'arpa celtica sono finita nel tuo blog. Sono appassionata di musica irlandese e vorrei intraprendere lo studio dell'arpa. Puoi darmi qualche indicazione? E' difficile per chi non ha mai studiato musica come me? Quanto può costare prendere lezioni private o di gruppo? 
Attendo tue preziose informazioni
Grazie e a presto!
A. F.


In questo periodo ho avuto pochissimo tempo per scrivere sul blog e mi ripromettevo di integrarlo con nuove notizie nelle vacanze di Natale, anche se, queste famose vacanze di Natale spesso passano come un lampo tra visite di parenti e mangiate pantagrueliche a discapito non solo della linea fisica, ma anche del fatto che si dovrebbe utilizzare questo tempo per ricaricarci spiritualmente. Ma non divaghiamo.

Ricevo questa mail e ho pensato di rispondere non solo a A. F., ma a tutte le persone che spesso mi fanno le stesse domande.

venerdì 15 novembre 2013

Dearbhail Finnegan


Dearbhail Finnegan ha festeggiato nel 2012 ben 25 anni di professione.
Ha suonato in molte parti del mondo (Europa, Usa e Italia) e viene spesso invitata sia per concerti che per workshop.
L'anno prossimo parteciperà col suo Ensemble d'arpe al congresso Mondiale dell'arpa che si terrà a Sydney, in Australia.
Dal 2000, anno nel quale si è sposta con Robin Slater flautista, ha formato con lui un duo di successo.
Nel 2009 ha aperto una scuola di musica nel Meath, "The Meath Harp Academy", con lo scopo di creare letteratura e buoni musicisti che sappiano suonare in varie situazioni.
Il suo insegnamento combina momenti di lezioni individuali a momenti di pratica di gruppo per coinvolgere gli studenti nell'acquisizione della tecnica e delle abilità musicali necessarie per diventare maestri del loro strumento.

domenica 10 novembre 2013

Le braccia d'acciaio dell'arpista!!!!





Mildred Dilling



Si parla con dovizia di particolari sull'appoggio dei polpastrello sulle corde e sul movimento delle dita che si chiudono per mettere in moto la vibrazione della corda, ma ci si dimentica o si sottovaluta di prendere in considerazione le braccia e le spalle dell'arpista.

Invece è di fondamentale importanza riconoscere loro un ruolo importante perché esse sostengono le mani che si muovono appese nell'aria per andare a trovare le corde giuste.

Andare ad acchiappare le corde stese verticalmente nell'aria e poste a diverse distanze dal corpo dell'arpista non è impresa da poco.
Le dita dovrebbero arrivare di fronte alla corde che via via pizzicano e la mobilità del braccio le dovrebbe portare comodamente a destinazione.
Ma qualche volta si fa il gesto contrario: prima si pensa al dito e poi si trascina il braccio a destinazione con il risultato che per poter avere una certa sicurezza si usano dita e polpastrelli  per aggrapparci alle corde.
Il risultato è avere la mano e le dita sempre in tensione e i tendini della mano e del polso sotto costante sforzo.

Suggerisco di provare invece a pensare alle braccia come se fossero delle leve che fanno scorrere la mano lungo la linea ideale della porzione di cordiera dove si suona così che si possano mantenere le dita rilassate pronte a scattare sulla corda e farla vibrare con la forza appena necessaria per farlo.

La stanchezza del suonare (dopo qualche mezz'ora di lavoro) dovrebbe sentirsi più a livello di avambraccio superiore che nel polso. Se il polso o la mano sono rigide si creano tensioni che, oltre ad impedire una fluidità nel suonare, portano a tendiniti fastidiose.

Per iniziare con il piede giusto, anzi il braccio e la mano giuste, è utile suonare i primi esercizi o i primi brani facili facendo attenzione a questo meccanismo.
Nel libro di Sylvia Woods, "Teach Yourself to play the folk harp" nella prima lezione è uno dei principi base da imparare. Si apprende la  posizione della mano e delle dita; si impara a chiudere le dita bene nel palmo; si impara a mettere  le dita gruppi a gruppi di due, tre o quattro insieme e in anticipo sulle corde. Non ci sono riposizionamenti collegati. Tra un gruppo e l'altro è importante aver cura di mettere il gruppo successivo spostandosi di fronte alle corde. Per iniziare, Sylvia dice di non preoccuparsi di riuscire ad andare a tempo perfetto, ma di suonare lentamente in maniera molto accurata. Tra un gruppo di note e l'altro prendersi inizialmente un po' di tempo per organizzare lo spostamento e il riposizionamento. 
A mano a mano che si prende confidenza con lo strumento i movimenti diventeranno fluidi e si riuscirà ad andare perfettamente a tempo.  

martedì 22 ottobre 2013

Una preziosa arpa Erard tra le mani di Fiorella Bonetti


Questa mattina ho avuto un'altra occasione d'incontro con ragazzi di 5 elementare e prima media e ho raccontato loro dell'arpa a pedali e della sua storia, dalle prime arpe a 5 pedali di Hocbrucker a quelle a sette a movimento semplice di Naderman per finire alla splendida arpa a doppio movimento della ditta Erard.

Giusto in questi giorni vengo a sapere che sono stati pubblicati su you-tube due video con Fiorellla Bonetti, registrati durante un suo concerto tenuto nell'abbazia di Mirasole (hinterland di Milano) nel mese di settembre con una arpa Erard dei primi del '900.
Credo che valga la pena ascoltarli sia per sentire il bel suono dell'arpa Erard e sia per ammirare l'interpretazione impeccabile di Fiorella.


domenica 20 ottobre 2013

Tante Arpe Tanti repertori: Mike Parker




Mi chiedono in molti che cosa si può suonare all'arpa e chi non consoce lo strumento non riesce a comprendere che con il termine arpa si designano strumenti che hanno caratteristiche diverse e quindi capacità di repertorio assai diversi. Un po' come succede con la chitarra.
Per spiegare tutto ciò senza fare grandi trattati ho trovato un arpista che può riassumervi tutto quanto. E' Mike Parker. Attraverso la sua collezione di 24 arpe avrete una gamma di repertori quasi completa. Parker ha registrato diversi brani e per ogni brano suona l'arpa più appropriata.


venerdì 11 ottobre 2013

Tecnica o brani? E' nato prima l'uovo o la gallina?....



"L'apprendere uno strumento musicale richiede un corso di studi in cui l'insegnante proponga un mixer sapiente di esercizi tecnici e brani musicali che siano di livello e di difficoltà progressivo."
Detto ciò non esiste un metodo perfetto ed esaustivo in sé. Il buon insegnante deve conoscere veramente bene il repertorio dello strumento e diversi metodi dai quali attingere per portare ogni allievo verso l'obbiettivo adatto a ciascuno in base alle proprie aspettative, capacità e volontà considerando anche l'età.
Ogni metodo è il riassunto cartaceo di anni di esperienza d'insegnamento applicata al repertorio a disposizione in quel momento. E nel metodo, pur esaustivo che sia, mancheranno sempre gli accorgimenti che il bravo insegnante dà a ciascun allievo per così dire "dal vivo".
E fin qui potremo dire: è l'uovo di Colombo.

Ma dall'uovo di Colombo alla Gallina, direte voi, Che c'azzecca?...

Datemi retta: C'azzecca!

Sì, perché l'apprendimento del suonare l'arpa richiede pazienza e molto tempo e, a seconda del metodo utilizzato, lo studio potrà essere più o meno noioso, anche se la noia non si può rimuovere del tutto se si vuol superare lo stadio del dilettantismo di scarsa qualità.

giovedì 26 settembre 2013

Il metodo Grossi e l’arpa celtica



Ho alcune riflessioni da fare sul fatto che si usi spesso come approccio allo studio iniziale dell'arpa a levette il metodo Grossi.
Maria Vittoria Grossi fu allieva di Luigi Maria Tedeschi (1867-1944), uno dei più apprezzati arpisti italiani dell'ottocento, che insegnò a Milano e che ebbe l'incarico dalla Casa Ricordi di revisionare il repertorio d'insegnamento dell'arpa.

Riassumo alcuni principi fondamentali che si trovano nella prefazione del metodo ricordando che la prima uscita alle stampe risale al 1943 edizioni Ricordi.

Maria Grossi imposta il suo lavoro per dare i fondamenti tecnici di chi suona l'arpa a pedali di ultima generazione che ha per lei raggiunto livello di costruzione tale da permetterle d'interpretare il repertorio moderno. Maria Grossi dice che finalmente l'arpa ha raggiunto la possibilità di suonare la "nostra arte musicale" che spiega "eminentemente modulante" per diventare un vero strumento solista e importante strumento coloristico nell'orchestrazione".
"L'arpa così si avvia a possedere una letteratura propria di singolare valore, e già compositori eminenti hanno scritto pezzi originali"….
"L'arpa di maggiori dimensioni che si costruisce oggi ha una sonorità più ampia che in passato ed una estensione di 6 ottave più una quarta."

lunedì 23 settembre 2013

Arpe all'aria aperta su you tube!



Suonare oggi uno strumento musicale può essere un'attività obsoleta e non molto di moda.
Il passatempo più gettonato dei ragazzi di oggi è senz'altro il video gioco e se una ragazzina fa ascoltare ai compagni un brano sulla sua arpa celtica in classe, ben che gli vada la prenderanno in giro. 

Il suonare e il cantare per loro è rappresentato al massimo da un vip della musica internazionale che passa su you-tube milioni di volte o un emerito sconosciuto che va in televisione per tentare la fortuna in uno dei talent-show che vanno per la maggiore col miraggio di diventare famoso e guadagnare un sacco di soldi.

Allora qualcuno ha trovato l'idea di sposare l'attività del suonare con l'immagine rappresentativa di oggi.

Girando così su you-tube ho trovato alcuni video di ragazzi che suonano l'arpa ma con un contorno di immagini per così dire alla moda.

Ve li passo così che possiate a modo vostro sognare, anche se poi vi consiglio di riscoprire la bellezza del suonare e cantare dal vivo tra un gruppo di vostri amici veri (e per veri intendo quelli in carne e ossa e non quelle centinaia di amici virtuali che credete di avere su facebook!) solo per il gusto di farlo tra di voi e basta!!!!


domenica 15 settembre 2013

Triona Marshall: piccola arpa grande musica




Ogni tanto scelgo dei video di qualche brava arpista da mostrare a chi ancora pensa che con una piccola arpa a leve si possa solo iniziare a suonare ma nulla più.

Credo che dopo aver visto questi video di Triona Marshall ci si possa ricredere.
La sua biografia come arpista inizia all'età di 7 anni studiando l'arpa classica e dopo gli studi diventa arpista principale della RTE Concert Orchestra di Dublino per cinque anni.
Dal 2003 viene chiamata come arpista ospite nel gruppo dei Chieftains e da allora per sei anni lavora con loro in concerti in patria e in tournèes in tutto il mondo suonando l'arpa irlandese di cui diviene una della maggiori interpreti del panorama.


venerdì 6 settembre 2013

Non disturbare l'arpista che studia!!!!!



Siamo ormai tutti tornati dalle vacanze e per riprendere i ritmi del lavoro e dello studio è importante tornare alle scansioni giornaliere di sempre.

Per riuscire a non perdere tempo e a metterlo a frutto il più possibile senza stressarci è importante trovare il giusto equilibrio tra orari, impegni, scadenze, lezioni, ore di studio etc, etc…

Lo studio è esso stesso un lavoro. Un grandissimo lavoro fatto di impegno, pazienza e concentrazione.
E' la concentrazione una delle qualità principali che rende proficua la sessione di studio e per chi studia uno strumento musicale è fondamentale.
Suonare uno strumento musicale mette in moto diverse parti del cervello e molte sono le attività cerebrali e fisiche che si attivano. A maggior ragione quando si è in fase i apprendimento e di studio la concentrazione è essa stessa una capacità che si deve apprende a poco poco.

mercoledì 14 agosto 2013

Una bella vacanza musicale!




Che dire? Ognuno interpreta le vacanze come meglio crede.
Invece di mettersi in coda per raggiungere luoghi di mare o di montagna dove ritrovare la calca e le stesse abitudini di sempre perché non radunare un gruppo di amici che hanno la stessa passione musicale e studiare e suonare insieme?

Così ho fatto con Padre Marco, mio amico da qualche anno con il quale condivido la passione per l'arpa celtica, coautore di Blogarpa e redattore di una bella storia dell'arpa postata di recente.
Abbiamo deciso di organizzarci come se fossimo ad un work-shop musicale: 5 giorni di full immersion tra le corde delle nostre arpe.
Lui per imparare pezzi nuovi e io per sperimentare e approfondire l'insegnamento ad orecchio.

domenica 4 agosto 2013

Kavan Donohoe Harp




He started playing the instrument at the tender age of seven at the Granard Harp School under Kim Fleming, before moving on to study with Michael, Fionnuala and Aonghus Rooney from Scotstown, Co Monaghan.
He has also been steadily honing his skills on the uilleann pipes, tin whistle, low whistle and guitar for some time now, becoming highly proficient in each of these instruments.




Kavan Donohoe Band All Ireland Fleadh 2011












giovedì 25 luglio 2013

Festival dell'arpa di Chiari luglio 2013 per blogarpa


La scalinata del salone di Villa Mazzotti a Chiari


Ormai da qualche anno a Chiari si svolge un festival dedicato all'arpa e siccome abito vicino, appena posso vado ad ascoltare i concerti.
Si chiama Festival dell'arpa perché affianca ai master d'arpa una serie di concerti pubblici di ottima qualità.
Nella Villa Mazzotti si sono tenuti tre corsi: il master di arpa classica con le due insegnanti, Anna Loro e Elisabeth Fontan-Binoche, un corso di arpa antica con Mara Galassi, e un corso di improvvisazione con Lincoln Almada.
Insieme ai corsi d'arpa si è tenuto anche un master di canto lirico condotto da Lia Lantieri.

Le proposte  concertistiche hanno giustamente "sfruttato" gli insegnanti e la locandina dettagliata la trovate in un precedente articolo.

Purtroppo, per una serie di concomitanze tra i mie impegni e le date dei concerti non ho potuto parteciparvi come avrei voluto, ma di due incontri posso farvi conoscere i particolari.
Una mia allieva, Elena Ferri, ha ascoltato il concerto di Almada e Zitello e ve lo racconta in un suo scritto che trovate qua sotto.


Ho invece potuto assistere al seminario che Sara Simari ha tenuto venerdì nel pomeriggio sul repertorio e i protagonisti del scuola d'arpa del conservatorio napoletano S. Pietro a Majella tra '800 e il '900.


lunedì 22 luglio 2013

A proposito di Dearbhail Finnegan…

Sarà in Italia, a Saluzzo, per una masterclass di cui vi riporto i dati:

logo

 

DEARBHAIL FINNEGAN - Arpa celtica

docente di arpa celtica e direttrice della Meath Harp Academy

Scadenza iscrizioni / registration deadline : 28/08/2013

In collaborazione con Salvi Harps

http://www.masterclassapm.com/?p=26


La Scuola APM rappresenta un riferimento nazionale ed internazionale per le Masterclass di musica classica e canto lirico e i corsi sono tenuti da alcuni tra i maggiori esecutori a livello internazionale.
The APM School is a reference point for national and international masterclass classical music and opera and the teachers are the greatest performers at international level.


Download the schedule of courses in 2013
Scarica il programma dei corsi 2013


Ma il meglio arriverà a breve…

giovedì 18 luglio 2013

Racconto dal 30° Festival dell’Arpa Celtica a DINAN




Report di Lorenzo Sentimenti

Trovandomi in Bretagne nel mese di Luglio, unendo vacanze e ricerca di contatti per il mio lavoro, ho soggiornato qualche giorno col mio camper “vintage” nella città di Dinan.
Non avevo fatto caso alle date, ma ero lì esattamente nei giorni del Festival dell’Arpa Celtica, che quest’anno festeggia la sua 30° edizione. Dinan è una bella cittdina di circa 11.500 abitanti (in Bretagne la densità degli abitanti è molto diversa rispetto all’Italia, palazzine e condomini qui non esistono, per cui se 11.500 abitanti da noi corrispondono a poco  più di un paese, qui abbiamo una vera e propria città con ospedale, pompieri e tutto il resto).
E’ una città medievale, con un centro storico molto caratterizzato e un porto fluviale sulla Rance: dista circa 40 chilometri dall’Oceano della Côte d’Emeraud.
Il festival quest’anno si è svolto dal 10 al 14 Luglio, prevedendo una serie di iniziative diverse: oltre a una quantità di concerti, in orari e luoghi diversi, era previsto un atelier di arpa celtica per bambini, un atelier di liuteria, che consentiva ai partecipanti di costruire un’arpa in sei giorni (o almeno di provarci), un atelier di danze tradizionali bretoni e, ovviamente, uno stage di arpa celtica diviso per livelli di competenza.


la ghironda

lunedì 15 luglio 2013

Dearbhail Finnegan



Ecco un'altra figura di spicco della moderna scuola d'arpa irlandese: Dearbhail Finnegan.

Nata nello stesso villaggio che diede i natali a Turlough O'Carolan, Nobber nella contea di Meath, Dearbhail è cresciuta in una famiglia dove la tradizione e la cultura irlandesi sono ben radicati.

Dal 1996 oltre a proseguire nella carriera arpistica sia in Irlanda che in tutto il mondo, ha combinato l'attività di insegnamento come direttrice della Meath Harp Academy che ha formato un numero notevole di arpisti. 

Vi invito ad ascoltarla nell'interpretazione di Bridget Cruise di Turlough O'Carolan.



mercoledì 10 luglio 2013

La seduzione dell'arpa elettrica: Athy a Courmayeur


di Elena Ferri 

Liberando la mente da preconcetti, su come dovrebbe essere un harper (un arpista folk), è possibile intraprendere un viaggio, attraverso un oceano di suoni, fino ad approdare dall'altra parte del mondo.
Perché quando le verdi pianure dell'Irlanda s'incontrano con gli assolati campi dell'Argentina, danno origine ad eccezionali figli, come Athy.
La sue capacità di fondere il classico suono, ricco e coinvolgente, dell'arpa celtica e le potenti sonorità dello strumento elettrico, permettono di esplorare un'ampia gamma di stili musicali: partendo dalla musica etnica fino ad arrivare al flamenco, con incursioni nel blues.
Tra le proposte musicali offerte dalla 17ª edizione del festival "Celtica" in Valle d'Aosta, il concerto tenuto dall'arpista argentino Athy in Courmayeur sabato 6 luglio, è stata un ottima occasione per apprezzare le diverse sfumature dell'arpa elettrica. Un arpa in grado di essere tradizionale e al tempo stesso moderna, capace di proiettare il pubblico in un vorticoso viaggio tra culture e sonorità antitetiche.

martedì 25 giugno 2013

Nino Rota: Sonata per flauto e arpa (1937)



Ho trovato questa bella incisione della sonata di Rota per flauto e arpa. 

Gli interpreti sono Mario Carbotta al flauto e Cristina Bianchi all'arpa.

Parlando con Mario Carbotta mi ha confermato che è un'incisione per un cd che comprende diversi brani di Nino Rota  di cui è uscita un versione economica di recente pubblicato da Dynamic nella collana economica: Delizie Musicali DM 8033


Nino Rota (1911-1979): Sonata per flauto e arpa (1937) -


I. Allegro molto moderato
II. Andante sostenuto
III. Allegro festoso

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sabato 15 giugno 2013

un piccolo concerto d'inizio estate da Cavalli


CavalliMusica&Formazione  e  Blogarpa 

Sabato 22 giugno alle ore 19

presentano

Salutando l'estate
Momento musicale di fine corso

Presso negozio Cavalli Strumenti Musicali – Castrezzato(Bs) 


Il Gruppo d'Arpe del Laboratorio d'Arpa Celtica
con la partecipazione di
Rosangela Bonardi (arpa) e Ornella Castelli (Tin Whistle)
  

In programma musiche della tradizione irlandese

Un ricordo di Angela Melegari





 Domenica scorsa, 9 giugno, ho ricevuto la notizia via mail che la mia insegnante d'arpa in conservatorio Prof.ssa Angela Melegari era deceduta.
Mi hanno avvisato via mail alcune sue allieve dell'ultima generazione con le quali era sempre in contatto.
Vorrei ricordarla con affetto e gratitudine per i nove anni, i primi del mio corso di studi, passati con lei al Conservatorio G. Verdi di Milano.
Rimasi in contatto con lei per alcuni anni, poi ci siamo perse di vista.

Il suo funerale si è tenuto lunedì 10 giugno presso al Chiesa della Passione che sta proprio di fianco al Conservatgorio G. Verdi di Milano.

Per l'occasione si sono radunati molti suoi allievi, colleghi dell'orchestra della Scala, l'ex direttore del Conservatorio M. Marcello Abbado, parenti e amici.
Durante la cerimonia, molto silenziosa e composta, l'arpista Luisa Prandina, prima arpa dell'orchestra della Scala, ha suonato alcuni brani da sola e con l'accompagnamento di un quartetto d'archi.

Dopo la comunione il M. Giacomo Calderoni suo marito, che è stato corno inglese dell'Orchestra del Teatro alla Scala, nonchè pregiatissimo insegnante di oboe al conservatorio G. Verdi di Milano, ha suonato su un organo moderno due brani meditativi molto struggenti.

Angela Melegari era donna molto semplice e schiva. Si è sempre dedicata alla sua famiglia e all'insegnamento. Non amava apparire e ho pensato di chiedere alle sue allieve una foto per farne un piccolo album di ricordo della sua attività didattica a cui teneva molto.

Appena riceverò documentazione la pubblicherò.




sabato 8 giugno 2013

George Brabazon: the Chieftains and the Celtics Harps








Chieftains Celtic Harps


Musica di O'Carolan : George Brabrazon

Janet Harbison - Derek Bell and the Celtics Harps with The Chieftains

venerdì 31 maggio 2013

Breve storia dell'arpa: migliaia di anni di fascino

Introduzione
L'arpa è il più antico strumento musicale a corde conosciuto. La parola "Harpa" o "arpa" viene dall'antico sassone e significa "pizzicare". Dal XIII secolo questo termine fu applicato specificamente per l'arpa triangolare in opposizione alla lira. L'antico termine gaelico per uno strumento a corde di metallo era "Cruit" e fu applicato all'arpa verso il 1200. Il termine successivo utilizzato in Scozia e in Irlanda per l'arpa "celtica" fu clarsach o cláirseach. Fonti scozzesi dei secoli XV e XVI mostrano che entrambi i termini "arpa" e "clarsach" erano in uso comunemente a quell'epoca, e sembrano indicare che ci fosse una distinzione tra le arpe in stile europeo, cordate in budello animale, e le clarsachs gaeliche, cordate in metallo. Oggi noi conosciamo le arpe gaeliche come "irlandesi", "celtiche", "folk", "clarsach scozzese" o "arpe a levette". La maggior parte delle arpe popolari sono cordate con una combinazione di nylon, metallo, budello o fibra di carbonio. L'arpa di tradizione gaelica (l'arpa irlandese) continua ad essere cordata in ottone o in bronzo.
Origini dell'arpa
Nessuno sa realmente dove l'arpa ebbe origine, vi sono fonti antichissime che testimoniano contemporaneamente la sua presenza in parti del mondo molto lontane tra loro, e non sapremo mai come suonavano le arpe in epoca preistorica. Una delle prime scoperte di strumenti musicali mostra uno strumento che assomiglia ad un'arpa raffigurato su pitture rupestri risalenti al 15.000 a.C. in Francia. Si pensa che le prime arpe derivino dall'arco da caccia, infatti la corda tesa tra i due estremi dell'arco produce un suono.
In Egitto, alcune delle più antiche immagini di arpe arcuate provengono da tombe di faraoni risalenti a circa 5.000 anni fa. Questi geroglifici mostrano che sono esistite molte arpe in Egitto. Nella tomba del faraone egiziano Ramses III (1198-1166 a.C.) sono stati trovati diversi dipinti di arpe arcuate. Nel Nuovo Regno, le arpe misuravano fino a 2 metri di altezza con 19 corde ed erano suonate stando seduti o in piedi.

martedì 28 maggio 2013

Tre reels in un solo uomo!




In tempi di crisi può essere un'idea: fare tutto da soli.
A parte gli scherzi mi è piaciuto e ve lo giro!
Raphaël Pinel suona tre reels in un suo arrangiamento in cui lui stesso suona l'arpa, il Tin whistle e il Bodrhan. 

Humours of Tulla, Toss the Feathers, Trim the Velvet


lunedì 20 maggio 2013

L'arpa celtica francese: Cristine Mérienne




Vagando e leggendo nel web ho trovato sul blog Harpblog della Camac notizie e video di Cristine Mérienne.

E' un modo di cantare e accompagnarsi all'arpa alla Francese direi molto suggestivo ed elegante.
Qui sotto potete vedere ed ascoltare due video.


lunedì 13 maggio 2013

L'arpa Paraguyana e la tecnica delle unghie



Come devo tenere la mano, come devo appoggiare le dita sulle corde?...
si chiede chi inizia a suonare l'arpa.

Dipende da che repertorio vuoi suonare e da che arpa suoni.
Direi che ci sono due diversi e opposti modi di suonare l'arpa a cui poi si rifanno tutte le scuole d'arpe. 

venerdì 3 maggio 2013

Robin Huw Bowen: il Maestro della tripla arpa gallese!!!!



 Chi è Robin Huw Bowen: uno tra i più grandi maestri dell'arpa tripla gallese!
Ricevo da Padre Marco, collaboratore prezioso per blogarpa, la segnalazione e non aspetto nemmeno un secondo per passarvela!

Gustatevi questo video dove Robin Huw Bowen suona meravigliosamente brani tradizionali sull'arpa tripla gallese. Nel video che è girato anche molto bene, vedete da vicino la tripla cordiera e Robin vi spiega come è accordata e dove si trovano le alterazioni.
Così composta la cordiera permette di suonare la melodia con entrambe le mani di poco sfasate di ritmo ottenendo un effetto d'eco molto particolare.

mercoledì 1 maggio 2013

Primo Maggio: suonare l'arpa è un lavoro??????





Domanda incredibile, visto che il lavoro manca e molti sono disoccupati.
Molti ragazzi che hanno un diploma e una laurea freschi freschi e potrebbero fare faville sono a casa depressi che non sanno che fare.
E io vi faccio questa domanda?

Suonare l'arpa è un lavoro?
Suonare uno strumento musicale è un lavoro?

Cantare è un lavoro?
Cosa è lavoro e cosa non lo è?

Confucio diceva:
"Se ami quello che fai, non sarà mai un lavoro"

Attenzione però a non dirlo troppo ad alta voce, che se qualcuno è disposto a pagarvi per sentirvi suonare (cosa ormai assai rara…) magari ci ripensea e vi chiede di pagare voi per essere ascoltati.

Sapete che vi dico: godetevi il primo maggio e poi ne riparleremo. L'argomento è troppo complicato per un giorno di festa.

Buon Primo maggio a tutti!

martedì 30 aprile 2013

Storie dall’Antica Cina: Confucio impara a suonare l’Arpa




Confucio, il più famoso pensatore e educatore cinese che visse nel V secolo a.C., una volta prese delle lezioni per suonare l’arpa dal musicista Shi Xiangzi. Un giorno, Shi Xiangzi gli diede un nuovo brano di musica senza citarne il titolo. Confucio cominciò ad esercitarsi.

martedì 16 aprile 2013

La domanda più importante: quanto costa?



Quadro di Leonardo Herrera.
Dal sito sonofmarketing



Stamattina ho suonato per due classi di seconda media e ho fatto ascoltare diversi brani con l'arpa classica.
I ragazzi erano attenti e direi incuriositi. Le loro professoresse erano in prima fila e anche per loro sembrava un'esperienza curiosa e per certi aspetti "inaspettata".

Tra un brano e l'altro mi fermavo a parlare di melodia, armonia, ritmo e di come i vari autori usavano questi elementi per trasmettere sensazioni e per costruire discorsi musicali.
Dalle facce dei ragazzi avevo proprio l'impressione che tutto era nuovo e inedito. Melodia, Armonia, Ritmo: parole assolutamente prive di significato…

Poi siamo venuti alle domande finali. La prima, tanto per rompere il ghiaccio l'ha fatto proprio un'insegnante. Sapete cosa mi ha chiesto?

"Ma l'arpa quanto costa?"
…..

lunedì 8 aprile 2013

sabato 23 marzo 2013

Un brano di Gombau-Guerra per arpa



Sto preparando un incontro con i ragazzi delle scuole medie che avrò in aprile e rispolveravo alcuni brani che da anni non suono.

Tra questi ho ritrovato Apunte Betico di G. G. Gombau Guerra.
Quando preparo questi incontri mi chiedo sempre se ai ragazzi di oggi importa davvero ascoltare un'arpa che suona musiche così distanti dalla loro sensibilità.
Ma forse questo brano non è male da far sentire ai ragazzi.

Riprenderlo tra le dita mi ha riportato indietro nel periodo del corso che feci in Spagna con Nicanor Zabaleta per il quale prepari diversi brani del repertorio spagnolo. Tra l'altro lo stesso brano era inserito nella raccolta della Deutsche Grammophon che Zabaleta aveva dedicato alle composizioni spagnole.
Era un disco che avevo nella mia collezione e che risentivo spesso e, tra l'altro ebbi la fortuna di ascoltarne molti brani interpretati proprio da Nicanor Zabaleta nella Sala Grande del Conservatorio di Milano.

Le sonorità che Zabaleta sapeva produrre dal vivo erano ancora più belle di quelle che sentivo nelle incisioni.

martedì 12 marzo 2013

BASTA MUSICAAAAAAA!!! Voglio un po' di silenzio!




Si, basta musica. Non ne posso più.
Vado al supermercato e mi devo sorbire gli urlatori di turno.
Vado dal dentista o in qualche ambulatorio e non posso nemmeno leggermi un libro in santa pace che mi devo sorbire la Radio più imbecille che c'è oppure Sky e le notizie non stop.

Sono in stazione e aspetto il treno (che già sono inc..ata che non arriva mai) e la musichetta stronzetta e melliflua della video vendita del contratto telefonico mi martella. (Si, mi martella da tre mesi sempre quella ogni 20 secondi!!!!)

E io non posso più pensare.

Voglio un risarcimento!!