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martedì 12 marzo 2013

BASTA MUSICAAAAAAA!!! Voglio un po' di silenzio!




Si, basta musica. Non ne posso più.
Vado al supermercato e mi devo sorbire gli urlatori di turno.
Vado dal dentista o in qualche ambulatorio e non posso nemmeno leggermi un libro in santa pace che mi devo sorbire la Radio più imbecille che c'è oppure Sky e le notizie non stop.

Sono in stazione e aspetto il treno (che già sono inc..ata che non arriva mai) e la musichetta stronzetta e melliflua della video vendita del contratto telefonico mi martella. (Si, mi martella da tre mesi sempre quella ogni 20 secondi!!!!)

E io non posso più pensare.

Voglio un risarcimento!!


Un risarcimento come libera cittadina, non più libera di ascoltare la musica che mi pare o di non ascoltarla.
Questa è violenza psicologica!


E voglio un risarcimento come musicista!
Si, perché guarda caso tutta questa musica che ci propinano in ogni momento del giorno e della notte ha fatto si che noi musicisti veri (non veri perché bravi… no, veri  solo perché in carne ed ossa) non se li fila più nessuno.

Che servono?

Per incidere e diffondere ovunque e in ogni momento al Grande Fratello Mondiale quelle musichtte bastano 20 persone in tutto il mondo. E non c'è più Cina, ne Arabia, ne Italia, ne Spagna, ne India…TUTTE UGUALI E OMOLOGATE LE MUSICHE!

Non esiste più una sfumatura. Tutte uguali.
Chi le sceglie e le diffonde ha studiato a fondo Philip Tagg (quello degli studi di analisi sulla Popular music) e i guru del sonoro e hanno imparato come spararti nel cervello pillole di cretineria.
Se le mucche con Mozart possono produrre più latte (che poi non ci serve così tanto visto che ne produciamo già fin troppo…) a noi poveri cretini ci fanno credere di tutto. Bastano poche notine e andiamo in tilt.

Invece provassimo a cantare e a suonare uno strumento musicale per davvero (e non i finti marchingegni wiiferiani…) svilupperemo tante di quelle sinapsi che poi voglio vedere come ci potranno far fessi promettendoci sogni preconfezionati.
Ma per cantare e suonare davvero ci vuole impegno, pazienza (tanta pazienza), tempo e fatica.

Brutte parole, oggi non vanno più di moda.

E poi per cantare e suonare insieme agli altri bisogna imparare davvero ad ascoltare e ascoltarsi…
Invece con le cuffie potete rimanere nei vostri loculi mentali e individuali (le cuffie servono a questo), senza fare il minio sforzo e senza il minimo sforzo sarete nelle mani dei grandi manipolatori commerciali.
Bene: allora tenetevi tutta quella schifezza di musica predigerita e confezionata.

Va beh, per oggi mi sono sfogata abbastanza. Chissà se la penso solo io così?

Il vostro Gian Burrasca.

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