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mercoledì 17 dicembre 2014

John Parry Dall e il canto di Natale Deck the Hall with Holly



Questa melodia natalizia ormai molto celebre in tutto il mondo ha una nascita tutta arpistica. Si trova infatti per la prima volta trascritta in un manoscritto del XVII° secolo per opera dell'arpista gallese John Parry Ddall (1710–1782). Nel manoscritto di Parry aveva un altro titolo Nos Galan che significava Vigilia di Capodanno. La melodia fu poi presa e pubblicata in un libro di canti natalizi nel 1881 e le parole che ora vengono usate pare siano state scritte negli Stati Uniti.

giovedì 11 dicembre 2014

Johannes Brahms e il Wiegenlied non natalizio!....



Ho trovato nel sito del coro del Duomo di Firenze queste notizie sul celebre canto che la tradizione vuole dedicato al Natale, ma a quanto pare lo stesso Brahms non era molto d'accordo.

"Oggi è nato Gesù" è un lied della raccolta di cinque lieder op.49, ed esattamente il "Wiegenlied", che comincia con "Guten Abend, gut' Nacht".
Si tratta quindi di una ninna-nanna, il cui testo originale, tradizionale tedesco, non si riferisce a Gesù, ma si adatta sia ai bambini che alle bambine.
A causa della facile popolarità di questo brano, già al tempo dell'autore gli arrangiamenti crescevano di giorno in giorno, con grande fastidio dell'autore stesso, che all'editore scrisse: "Perché non pensate di fare anche un'edizione della ninna-nanna in una tonalità minore, destinata ai bambini cattivi?".

Allora vi offro una versione semplice per arpa da suonare senza cantarne il testo, come una ninna nanna senza pretese che serve a creare un'atmosfera delicata.

Buon Natale







lunedì 8 dicembre 2014

Mara Galassi e gli estremi del tempo!


Mara e la sua arpa Barberini

Perchè questo titolo?

Perchè ho ascoltato Mara Galassi due anni fa in estate nella chiesa di San Rocco a Chiari e faceva un caldo afoso e appiccicoso e l'ho ascoltata oggi nella stessa chiesa e faceva un bel freddo umido.
Morale: nonostante gli estremi di temperatura Mara e le sue arpe hanno dato il massimo di sé!Mara Galassi è una musicista di prim'ordine e un'arpista tra le migliori nel campo delle arpe antiche che suona con una passione e una maestria fuori dal comune.

Il programma è costruito su una storia raccontata in un poema del 1880 di Jacint Verdaguer, autore catalano, nel quale si narra di un arpista napoletano dell'ottocento che in chiesa tesse lodi alla Vergine Maria utilizzando brani di diverso stile con la sua arpa Viggianese.
Insieme a Mara la cantante spagnola Anais Oliveras ha cantato ninna nanne e inni alla Vergine interpretato recitando alcuni passaggi del poema.Un susseguirsi di musica, canto e recitazione molto armonico e delicato. Le arpe su cui Mara a suonato erano tre: una piccola Viggianese dell'800, una riproduzione di un'arpa spagnola ad un ordine di corde e la riproduzione dell'arpa Barberini del 1630.
Tre voci diverse e così ben assortite.

La viggianese tenera e delicata pur nella sua intonazione quasi precaria ha reso alla perfezione le tarantelle e le polke e la Palumella cantata, quelle che l'arpista napoletano deve aver intonato e con le quali il Jacint rimane incantato.

La seconda arpa, la spagnola ad un ordine di corde, intona con una voce più grave e piena brani più antichi. Mara, in piedi dietro di lei, vola sulle corde con una delicatezza incomparabile.

La terza arpa, ricca di sfumature e difficile da domare, sotto le mani di Mara diventa docilissima.Qui si ascolta Orazio Michi dell'arpa, Ascanio Majone, Michelangelo Galilei e, tornando quasi all'ottocento, accompagna al fine Quannu nascette Ninno a Betlemme di Alfonso de' Liguori.

Tra il pubblico numeroso molti appassionati ma anche avventori occasionali rimasti incantati dalla musica e dalla maestria delle due interpreti.
Si avvicinano alle arpe per vederle e per capire come fanno le dita affusolate di Mara a trovarsi così a proprio agio.

Si chiede: “ma quanto studia di solito?”Mara candidamente dice “Se non ci sono impedimenti e impegni almeno 6 ore al giorno. (!!!) E ogni anno sempre di più per mantenermi le dita attive e flessibili. Vede, qui stasera è venuta ad ascoltarmi una mia zia che ha 94 anni e suona il pianoforte. Ogni giorno studia almeno tre ore per non perdere l'elasticità delle mani e lo fa solo per il suo piacere personale.”

Altro non aggiungerei se non che per suonare e divertirsi l'allenamento costante è indispensabile. Ed è necessario, in una certa misura, anche per chi lo fa solo per diletto. Con pochi minuti al giorno non si impara nulla e non si suona!Buon natale a tutti.

giovedì 4 dicembre 2014


7 dicembre 2014

“...un fill de Nàpoles eixerit passava,
Duent al coll una arpa tota plena d’harmoniosa musica d’Italia”


Mara Galassi Arpa

Anaïs Oliveras soprano


Primo frammento del poema “L’arpa” (Pàtria, 1888) de Jacint Verdaguer 
Anonimo XVIII /XIX sec. - Tarantella, Palumella, Polka

Secondo frammento del poema “L’arpa” (Pàtria, 1888) de Jacint Verdaguer 
D. F. de Huete (1635 – 1713) , Dios Te Salve Maria Llena, Passacalle de Octabo Tono, Letania de nuestra (Compendio numeroso de Zifras Armonicas, Primiera y Secunda Parte, Madrid, 1702 / 1704)
Anonimo XVIII /XIX sec. – Pastorale

Terzo frammento del poema “L’arpa” (Pàtria, 1888) de Jacint Verdaguer 
Luijs Maymon (sec XVII)   Fantasia (Barbarino Lutebook, Ms Cracovia 40032)
Anonimo XVIII sec - Lo desembre congelat (Arxiu Musical de Nª Srª dels Arcs, sign I-1ª), Anit és nat un Infant (M. 738/48 de la BNC), Bitayna diridayna (M744/25 de la BNC; Pedrell, Catàlech, 987).

Anonimo sec XVII - Pavaniglia, Tenore di Napoli (Ms ADP,250 Archivio Doria Pamphilij, Roma)
Alessandro Piccinini (1566-1638) – Corrente (Intavolatura di Liuto e di Chitarrone, Libro Primo, Bologna 1623)
Orazio Michi dell’Arpa (1595 – 1641)- Napolitana: ninna nanna per il Bambin Gesù (Ms 2427, Biblioteca  Casanatense, Roma)

Ascanio Majone (1565-1627) - Ricercare sopra il canto fermo di Costantio Festa e per sonare all’arpa (Libro secondo)
Canzone (Diversi Capricci per Sonare, Libro Secondo,  Napoli 1609)
Ave Regina Coelorum (Salmi della Compieta de diversi musici napolitani, Napoli 1620)
Toccata Quinta (Diversi Capricci per Sonare, Libro Secondo, Napoli 1609
e ultimo frammento del  “L’arpa” (Pàtria, 1888) de Jacint Verdaguer 

Arpa viggianese - collezione Fernanda Giulini 
Arpa spagnola de una orden - Rainer Thurau, Ulm, 1988
Arpa a tre ordini copia dell’Arpa Barberini (Roma, 1630) - Dario Pontiggia, Milano 2012 


Note al programma

Il programma prende spunto da un passo contenuto nel poema Patria (1888) di Jacint Verdaguer (1852-1857),  scrittore catalano, nel quale si descrive il canto di un arpista napoletano, di probabile origine viggianese, incontrato dall’autore al tempo dell’infanzia.
In quell’occasione mentre il piccolo Jacint si stringe annoiato alle gonne della mamma intenta a recitare infinite volte il rosario in una piccola cappella fuori porta dedicata alla Vergine, ecco che entra un “figlio di Napoli con un’arpa al collo tutta piena di musica d’Italia”.
A questi  vien chiesto di allietare la Vergine, “rimasta sola nel bosco per tutta la notte”  con qualche canto a lei dedicato ed ancora di proseguire con inni di gioia, di ringraziamento al Signore ed altri ancora offerti  al Bambino Gesù. Il musico suona e canta in molte lingue: in italiano, in latino, in spagnolo ed in catalano per raccogliere gli astanti in un unico grande momento di lode al Signore.
Si canta di dolori, di gioie, di ansie e di trionfi ed il piccolo Jacint ne rimane incantato portando per molti anni quel magico ricordo  nel cuore.

Il concerto ripercorre queste immagini e  ricrea in accenti sonori quella lontana poetica musicale.


Il concerto verrà riproposto 
lunedì 8 dicembre alle ore 16.30
Chiesa di San Rocco 
Chiari(BS) - via San Rocco

Per info

MusicaD'arpa
www.musicadarpa.it


lunedì 1 dicembre 2014

L'arpa di Nadermann e il corno naturale.



Un'arpa a movimento semplice e il corno naturale suonano musica di Naderman al BIMHUIS di Amsterdam, uno tra i più importanti templi Jazz in Euorpa.
E' una registrazione che ho visto e rivisto più volte e che vi offro.


L'arpa è una Naderman, del 1820 a movimento semplice suonata da Masumi Nagasawa, arpista specializzata nel repertorio per arpa a movimento semplice.
Il cornista, Teunis van der Zwart, anch'egli specialista di strumenti del 1700, suona un corno naturale.

E' interessante notare l'impasto sonoro assolutamente equilibrato tra i due strumenti.

François Joseph Naderman attivo prima della rivoluzione francese rimase a Parigi durante la restaurazione e fu il primo insegnate d'arpa al Conservatorio di Parigi ricoprendo tale ruolo dal 1925 al 1835.
Nello stesso conservatorio insegnava e componeva il famoso cornista Frederic-Nicolas Dvernoys (1765–1838) contemporaneo di Naderman che scrisse anch'egli musica per arpa e corno.

Il video è veramente solo un frammento ma vale la pena di vedere all'opera i due musicisti con gli strumenti d'epoca.  



lunedì 24 novembre 2014

House concert per Musica Down Stairs Novembre 2014





Prossimo concerto dell’Associazione Culturale “Musica Downstairs”


Domenica 30 Novembre 2014 - ore 18.00

VIA STARO, 10 – MILANO - MM UDINE

Bonardi Lucio
PIANOFORTE


presenta

Da BACH A BRAHMS”


J. S. Bach
(1685 - 1750)

Concerto Italiano BWV 971

W. A. Mozart
(1756 - 1791)

Sonata in Re maggiore KV 284 (205b)

F. Schubert
(1797 - 1828)

Impromptu in Lab maggiore D 935 Op. postuma 142 n. 2

F. Chopin
(1810 - 1849)

Notturno in Do# minore Op. postuma
Berceuse op. 57

J. Brahms
(1833 - 1897)

Due Rapsodie op. 79



Ingresso libero ad offerta

Fai in fretta a confermare la tua presenza
rispondendo a questa email
o chiamando il numero 329 89 877 52

i posti non sono molti



venerdì 21 novembre 2014

La mia prima arpa: quale arpa irlandese comprare per iniziare?



Questa è una domanda che ricevo spesso anche via mail dai lettori di blogarpa e così ho pensato di scrivere alcune considerazioni che possono aiutare i neofiti nella scelta.

Intanto, come ho già più volte detto, i termini con i quali si designa la piccola arpa a leve sono diversi.
Arpa celtica, arpa a leve, arpa irlandese: tutti stanno a significare che è l'arpa senza pedali munita di leve e che ha un'estensione variabile da 22 a 38 corde. Ma se volete approfondire l'argomento potete rileggervi l'articolo Arpa irlandese o arpa celtica?  e Breve storiadell'arpa: migliaia di anni di fascino di Padre Marco che ben spiega le differenze e peculiarità dei vari strumenti.

Qui invece cerco di darvi alcuni indizi per capire che pesci pigliare al vostro primo acquisto arpistico.

Tenete presente che il prezzo di un'arpa a leve appena appena decente non scende mai sotto i 2.000/2.500 euro.
Mi dispiace doverlo dire, perché capisco che una somma del genere per chi inizia può essere già “una bella somma”, ma le arpe pakistane fatte di compensato e che costano dai 300 ai 900 euro non sono strumenti musicali ma dei soprammobili. Non hanno suono, sono per lo più inaccordabili e spesso si rompono nel giro di qualche che mese nelle parti più importanti (modiglione, cassa o curva); non hanno assistenza e quindi nessuna possibilità di essere riparate.

Per chi vuole iniziare, sia per i ragazzi che gli adulti consiglierei di affittarne una e provare per 6 mesi o un anno a suonare.
In questo lasso di tempo comincerete a capire se siete portati e nel frattempo, aiutati dal vostro insegnante, potrete provarne modelli differenti e farvi un'idea di ciò che esiste, dei vostri gusti e dei vari prezzi.

Le ditte che in Italia affittano strumenti sono due: Salvi e la Camac

lunedì 17 novembre 2014

Santa Cecilia 2014 e la Banda del Comune di Milano


Ormai come ogni anno questa settimana al Teatro dal Verme di Milano la Civica Orchestra a fiati del Comune di Milano si produrrà nel tradizionale concerto di Santa Cecilia.
E' l'ultimo importante concerto dell'anno per la C.O.F e seguiranno i tradizionali concerti natalizi nelle case di riposo e ai ricoveri notturni.
L'attività della Banda municipale di Milano è infatti divisa tra impegni concertistici di grande livello, manifestazioni di rappresentanza e momenti di svago dedicati alle fasce più deboli e di solito meno coinvolte nella vita culturale cittadina come gli anziani e i bambini.

Purtroppo ogni anno l'attività della Civica è messa in seria discussione per la carenza d'organico mai più restituita ai suoi numeri originari. I musicisti stabili sono 19 e per poter lavorare degnamente in ogni momento dell'anno sarebbero necessari almeno altri 10,15 musicisti stabili, ma come ogni comparto lavorativo di oggi è diventato blasfemo il termine “organico stabile”...

Per poter chiamare gli aggiunti che via via sono indispensabili il comune stanzia annualmente un budget che approva verso aprile-maggio ed è sempre più difficile gestire un'attività con questi presupposti.
Se poi si aggiungono problemi burocratici per gestire i contratti a questi musicisti occasionali (contratti di pochi giorni fatti di cifre irrisorie) il quadro della situazione si fa davvero deprimente.

Leggo una bellissima frase che c'è sul dépliant del concerto di Santa Cecilia di quest'anno che ha per autore Claudio Abbado:
“La cultura è un bene comune primario come l’acqua.
I teatri, le biblioteche, i cinema sono come tanti acquedotti”.


Ma queste frasi ai nostri amministratori e forse anche ai concittadini alle prese con problemi contingenti molto gravi forse sembreranno molto inadatte.

Purtroppo la miopia di chi pensa che l'economia sia la fonte primaria per far star bene tutti non si ricorda affatto dei corsi e ricorsi della storia.
Ma non sarò certo io che non sono nessuno e dover spiegare. Basta osservare quanto danno fanno invece manifestazioni sportive di successo (calcio e calcio scommesse con rappresaglie violente negli stadi), attività ludiche che generano dipendenza (slot machine) o creano occasioni di sballo (discoteche e rave party con droga a gogò) e una certa televisione di alta qualità di pettegolezzo e attenzione solo per l'estetica, per vedere che tutto questo ha generato e genera una cittadinanza ignorante e incapace di controllare l'operato di chi ha in mano le sorti dei comparti più importanti della nostra Italia.

Scusate lo sfogo, ma non è possibile non farlo anche in occasione di un bel concerto come quello di venerdì prossimo, che potrebbe essere anche uno degli ultimi, visto i gravi problemi di cui vi ho detto.

Il programma che è ben spiegato sul pieghevole, dal maestro Massimiliano Caldi, propone due brani scritti appositamente per banda e tre brani trascritti.
Tipico dell'orchestra a fiati (come viene denominata la Banda municipale di Milano per proposta del Maestro Enrico De Mori nel 1982 e accettata dal sindaco di allora) è la sua doppia natura di organico originale e l'attività via via divulgatrice di musiche altrui: operistiche, tradizionali e colonne sonore da film.
Natura questa che ha sempre valorizzato l'aspetto educativo e di avvicinamento della musica in ambiti popolari e meno blasonati con risultati pregevoli. Milano ha sempre amato la sua Banda Civica fin dal tempo della sua costituzione (1859).

Lascio a voi la lettura del pieghevole del concerto e vi invito ad assistere al concerto venerdì 21 novembre alle ore 21 presso il Teatro Dal Verme ad ingresso libero.

giovedì 30 ottobre 2014

Consigli per regali natalizi agli amici di musicisti, parenti di musicisti e affini!!!



Sta per scadere il conto alla rovescia del conto alla rovescia alla corsa regali Natale.
Dopo i Santi e i Morti via alle pubblicità di panettoni.

Che brutto periodo!

Stress a non finire per mantenere una consuetudine imprescindibile, improrogabile, inammissibile, bile, bile, bile....

mercoledì 22 ottobre 2014

La famosite...o hai spento l'arpa?


"Che titolo!
Cosa vuol dire?"
Sono alcune riflessioni che arrivano dopo due mattinate passate tra i ragazzi a far sentire l'arpa.

Ragazzi della 5 elementare e di prima media.

“Ma lei è famosa?”....


Boh! Direi che mi conosce tanta gente: i miei colleghi di lavoro, i miei amici, che sono tanti e poi i colleghi del treno...forse non sono famosa né in televisione né al cinema..se è questo che volevi dire..”

“ma lei prende il treno?”

“Si, tutte le mattine.”

“ ma non si stanca di prende il treno tutte le mattine? ”

“Beh, è necessario per poter lavorare.” ...faccia scura della ragazza...


venerdì 10 ottobre 2014

Arpe tra Milano e Pavia – Ottobre 2014




Per chi ha voglia di arpa ci sono alcuni appuntamenti interessanti tra Milano e Pavia in Ottobre

Il primo in ordine di tempo è il 15 ottobre a Pavia presso il Broletto sito in piazza della Vittoria nella sala conferenze alle ore 21.

Il concerto è dedicato alla musica del '700 e l'interprete, Fiorella Bonetti, suonerà su un'arpa Erard dei primi del '900.
Trovate qui sotto allegato il programma dettagliato.





Il 26 ottobre inizia la rassegna dei concerti d'arpa presso il Teatrino “la Scala della Vita” a Milano.
Tra i vari concerti si potranno trovare serate originali e momenti di saggi di giovani allievi.
Per avere un'idea della stagione cercate nel sito Musica D'arpa.




Il 28 ottobre alle 17,30 presso il Museo del Novecento a Milano l'arpista Rosangela Bonardi propone un concerto con musiche del '900,
Nel prezzo d'ingresso al museo è compreso il concerto.
Notizie dettagliate le potete trovare sul sito del Museo.

Buon autunno d'arpe in Lombardia!!



martedì 30 settembre 2014

House concert per Musica Down Stairs


La forma dell'house concert si può dire che sia  antica quanto i salotti bene dei nobili, ma oggi riprende ad essere di moda sopratutto per le piccole formazioni.
Di solito per Musica Down Stairs lo strumento preferito è il pianoforte, in  quanto il padrone di casa, Lucio Bonardi ne mette a disposizione ben due.

Per questa occasione autunnale sarà protagonista invece un'arpa a pedali.

Qui sotto trovate allegato il programma.

Naturalmente è d'obbligo farsi invitare per non rischiare di non trovare posto!!!

L'arpa nel '900 - 5 ottobre 2014

Musica Down Stairs
Milano - Via Staro 10
ore 18

Arpista Rosangela Bonardi



Programma

M. Grandjany (1891-1975) Arabesque

Andre Caplet (1878 -1925) à la Francaise

Jaufrè Rudel (1130-1141) Roberto Lupi (1908-1971) Chanson

Silvia Bianchera (vivente) Dialogue per arpa

Rota Nino (1991-1979) Sarabanda e Toccata

Michael Amorosi (1947-2000) Three Jazz Vignettes



Associazione Culturale “ Musica Downstairs ”
Cellulare 329 8987752 - 347 7040770
Email: info@musicadownstairs.it








lunedì 15 settembre 2014

PHILIP SOUSA, la banda e...l'arpa!



Navigando qua e là nel web ho trovato queste fantastiche foto che ritraggono The Sousa's Band e, guardate bene, c'è persino un'arpa!



Allora non mi sono fatta scappare l'occasione di metterla sul mio blog, visto che anch'io sono un'arpista da Banda!!! Infatti suono stabilmente nella Civica Banda Musicale del Comune di Milano dal 1984, e anche se i tempi sono duri per tutti e il futuro è incerto, spero di continuare a farvi parte per altri anni e soprattutto spero che questa gloriosa compagine possa vivere a lungo ancora per molto!
Anyway! Perdonate lo sfogo.
Ecco alcune notizie su Philip Sousa.

Philip Sousa (1854-1932) fu un eccezionale direttore e compositore per banda americano, il compositore del famoso Stelle strisce e di altre marce americane ormai diventate emblema della musica americana per banda.
Ecco alcuni dettagli della sua vita e delle sue composizioni.


Nato a Washington DC, figlio di padre portoghese, trombonista della Banda della Marina Militare, e di madre bavarese che aveva studiato violino e armonia, studiò violino e solfeggio con un locale maestro italiano.
A undici anni formò e diresse una sua piccola orchestra per danze che allora venivano chiamate “quadrille orchestra” composta in tutto da sette suonatori attempati che diventarono molto popolari nella zona di Washington.

sabato 6 settembre 2014

Catherine Michel: grande arpista e grande musicista


Prendo spunto da un video per parlare di Catherine Michel. In questo video duetta con Michel Legrand in una trasmissione televisiva.
Catherine Michel ha una tecnica impeccabile, un suono morbido e una grande musicalità che ne fanno un'artista meravigliosa.
Proviene dalla scuola francese di Pierre Jamet. Studiò piano e arpa da bambina con la madre arpista che insegnava al conservatorio della sua città natale, Amiens (150 km da Parigi). Proseguì gli studi d'arpa con Annik Le Du e terminò gli studi con Perrre Jamet al conservatorio di Parigi, dove a 13 anni ottene il primo premio. Negli anni successivi ebbe te importanti riconoscimenti in tre concorsi internazionali tra cui il concorso d'Israele.
La sua carriera l'ha portata a suonare in orchestra, come solista in tutto il mondo, nell'ambito della musica da camera e in collaborazione con Michel Legrand (che è stato suo marito fino al 2013) nell'ambito della musica da Film.
Legrand, per chi non lo concesse è un mostro sacro della musica da film francese, nonché compositore pianista e abile jazzista.
Nel suo curriculum vanta l'esecuzione di ben 25 concerti per arpa e orchestra tra i quali i maggiori della letteratura per arpa come quelli di Bochsa Boieldieu, Castelnuovo-Tedesco, Debussy, Dussek, Glière, Gossec, Handel, Malecki, Mozart, Pierné, Reinecke, Rodrigo , Saint-Saëns, and Villa-Lobos.

Catherine è anche una stupenda insegnate: insegnò dal 2000 al 2003 in prestigiose scuole musicali europee in Amburgo, Detmond, Zurigo e Londra. Attualmente proporne master class di arpa in tutto il mondo.

mercoledì 27 agosto 2014

Singing with the harp! Mary O'Hara


L'arpa irlandese come accompagnamento al canto vanta una lunga tradizione che nel secolo scorso ebbe grandi interpreti che divennero conosciute e famose in tutto il mondo grazie alla radio e alla televisione che le presentarono tra gli anni '50 e '60.
Una di queste famose ed importanti interpreti è Mary O'hara.
In quegli anni ci fu un grande fermento in Irlanda e una voglia di diffondere e recupera le tradizioni musicali.
Erano attive due importanti scuole di musica presso presso due conventi di Dublino: Sion Hill e Loreto Abbey. Da queste due scuole provengono le più importanti arpiste e arpisti che sono artefici della rinascita dell'arpa irlandese nel novecento quali Derek Bell, Sheila Larchet-Cuthbert, Janet Harbison.
Mary era una allieva del Sion Hill. All'età di 8 anni vince il concorso annuale di Sligo come migliore cantante e a 16 anni, appena finita la scuola, comincia a cantare per la radio.
Il suo primo album lo registra nel 1957 per la Decca dopo aver preso parte a diverse trasmissioni televisive.



Mary O'Hara performing "Ailiú Eanaí" - A Song For Ireland

martedì 19 agosto 2014

Liuto e arpa a confronto!




Silvius Leopold Weiss: Fantasia in Do minore
Con questo brano possiamo mettere a confronto un liuto e un’arpa. Molti compositori hanno  ritenuto possibile trascrivere per arpa brani scritti originariamente per liuto.
 
Nato a Breslavia, Sylvius Leopold Weiss (1686-1750) discendeva da una famiglia di liutisti. Ricevette la sua istruzione nel liuto dal padre Johann Jacob Weiss. Entrò nel 1708 al servizio del Conte Carlo Filippo del Palatinato, iniziando a comporre musica per liuto. Successivamente entrò a servizio del principe polacco Alexander Sobieski, con il quale si trattenne alcuni anni in Italia entrando in contatto con Alessandro e Domenico Scarlatti ed altri compositori italiani del tempo.


martedì 29 luglio 2014

Dearbhail Finnegan: settembre a Saluzzo

L'arpista irlandese Dearbahil Finnegan, che i lettori di blogarpa dovrebbero già conoscere (vedi articoli precedenti), ha trionfato con il suo gruppo d'arpe The Meath Harp Ensemble al Congresso mondiale dell'arpa tenutosi pochi giorni fa a Sidney.


Dal 5 al 9 settembre prossimo Dearbhail Finnegan terrà una master class a Saluzzo in collaborazione con Salvi Harps.
Per l'occasione terrà anche un concerto. 







Maggior informazioni le potete trovare sul sito della Fondazione Scuola di Alto Perfezionamento Musicale


Articoli dedicati a Dearbhail Finnegan su blogarpa

http://blogarpa-harpo.blogspot.it/2014/02/il-concerto-di-dearbhail-finnegan.html
http://blogarpa-harpo.blogspot.it/2014/02/dearbhail-finnegan-quattro-giorni.html
http://blogarpa-harpo.blogspot.it/2014/02/il-concerto-di-dearbhail-finnegan_13.html




giovedì 10 luglio 2014

Imparare a suonare l'arpa da adulti…pazienza e costanza!



E' tempo che volevo buttar giù due righe circa l'argomento, ma non è facile spiegare alcuni concetti fondamentali che riguardano l'apprendimento di uno strumento musicale a chi non l'ha mai fatto senza scoraggiare troppo le persone che ci vogliono provare.

D'altra parte non è nemmeno giusto non essere chiari e onesti e prospettare davvero quali siano i passi obbligati senza i quali non si avrà né successo né piacere nel suonare.

Successo e piacere! Ecco due paroline magiche. Successo inteso come riuscita nell'obbiettivo prefissato; piacere del suonare visto che lo si fa come hobby.
Dell'obbiettivo ho già espresso un pensiero articolato nel post "Uno strumento per tutti e una musica per tutti"

In quell'articolo riflettevo su come un insegnante può aiutare un amatore e quale musica scegliere per lui.
I concetti che esprimo qui potranno sembrare in contraddizione rispetto a quel post, ma vi assicuro che non lo sono.

Qui vorrei invece sfatare un mito: "suono perché mi rilassa!…"

mercoledì 4 giugno 2014

Siciliana tra Respighi, Grandjany e Ribayaz!!!



L’interesse per le arie antiche faceva parte di una sorta di progetto che Ottorino Respighi (1879-1936) iniziò nel 1917 con la composizione della prima suite di "Antiche arie e danze" nel 1923, la seconda ed ultima nel 1931.

La Terza suite è costituita da 4 movimenti e si limita all'impiego degli strumenti ad arco.
Con Respighi il passato rivive attraverso il riferimento alla civiltà delle danze cortesi di tradizione cinquecentesca e non si tratta di un’adesione occasionale. Sono noti i suoi interessi per il canto gregoriano e il suo amore per Monteverdi. Ma il suo ritornare al passato non ha nessun intento filologico, piuttosto è un modo per trovare nuove risorse coloristiche che evidenziano il suo gusto decorativo e decadente tipico della sua generazione.

E' il terzo brano della terza suite che ci interessa, perché è quello che Marcel Grandajny, classe 1891,  ha trascritto per arpa.
E qui, è proprio il caso di dirlo: una trascrizione della trascrizione!

lunedì 19 maggio 2014

Musica al Pub Matt Malloy's con Loise Kelly

Mi hanno suggerito questo bel brano che s'intitola: "is galar craidhe an gra" che in gaelico vuol dire "amore é un dolore tormentoso " composta nel XVII° sec. da uno dei fratelli Connellan (William o Thomas). Fu suonata da Denis Hempson nel raduno del 1792 ed é stata raccolta da Bunting in quell 'occasione .
La Kelly si trova nel Pub Matt Malloy's nella Contea di Mayo.

A me piace molto. 


Sotto trovate anche un altro video di un altro momento musicale nello stesso Pub che rende l'idea del suonare in quei locali in Irlanda. Qui la "solista" è Sharon Shannon
 che suona l'accordion.






venerdì 9 maggio 2014

Sostituire una corda: il bricolage dell'arpa



A grande richiesta ho recuperato un vecchio post che avevo messo su blogarpa i primi anni !!!



How to: Cambiare una corda

State suonando il vostro primo esercizio all'arpa e "plink" vi salta una corda.
E' proprio un bel guaio. E adesso come fate?

Niente paura gente, mettere una corda non è una cosa così difficile.
Di sicuro più facile che fare la prima accordatura. Un po' di coraggio e di bricolage.

lunedì 28 aprile 2014

i primi passi sulle corde: Attenzione a non correre!!!


dal sito http://passididanza.wordpress.com


Risassunto di alcuni principi di base per chi inizia a suonare l'arpa


Le mani dell'arpista sono sospese nell'aria e devono pizzicare le varie corde con un parte di polpastrello. Il pollice agisce in una direzione e le altre tre dita nella direzione opposta.
Il movimento di pizzicare un corda è fatto chiudendo le tre dita profondamente fino a toccare il palmo e il pollice chiude con la grande e la piccola falange verso il secondo dito che si trova di fronte.

venerdì 25 aprile 2014

Johann Sebastian Bach e la sua cantata BWV 54



Johann Sebastian Bach, Cantata BWV 54 “Widerstehe doch der Sünde”


Segnalo ai lettori di Blogarpa un bell'articolo che Padre Marco ha postato sul blog "L'ARPA DI DAVIDE" 
che parla della cantata di Bach "Windestehe doch der Sünde"

L'articolo è corredato da due proposte di ascolto che vi consiglio, in attesa di un nuovo articolo sull'arpa celtica che leggerete la prossima settimana.

domenica 13 aprile 2014

Banda Osiris - Strumenti da evitare: L'arpa




Troppo simpatico!
Nel breve capitoletto del libro Le dolenti note scritto dalla Banda Osiris avrete alcune tra le ragioni del perchè vi conviene pensarci bene prima di decidere di suonare l'arpa.

Il capitolo inizia così.
"L'arpa è difficile da suonare, da accordare, da trasportare e da pagare.
Cosa si può chiedere di più ad uno strumento?"

Sottoscrivo tutto!

La Banda Osiris, di cui posso dirmi anche collega, visto che suono da ben 30 anni in una banda civica, ha dato alle stampe un bel libriccino ironico sull'argomento musica.
La fascetta che ricopriva il libro è di Stefano Bollani "Se avessi letto prima questo libro non avrei fatto il musicista."

In effetti questo libro ha proprio lo scopo di far desistere i probabili nuovi musicisti dall'impresa titanica di diventarlo, a meno che non conoscete altro modo per guadagnarvi da vivere.

Altro scopo è di far divertire il pubblico con un sacco di battute, come di solito fanno dal vivo con i loro strumenti quelli della Banda Osiris. Solo che: Attenzione!! Certe battute, se non siete già musicisti provetti e ..haimè… musicisti poveretti… non le capirete di sicuro.

Una prova certa l'ho avuta facendo leggere ad amici la Nota dell'autore!!!
Solo i veri musicisti l'hanno capita.

Beh, per farla breve, ritorno al capitolo sull'arpa che è il tema del blog. L'arpa di cui parla la Banda Osiris è l'arpa a pedali.
Forse i quattro musicisti acrobati non conoscono bene l'arpa celtica o irlandese, perché avrebbero dato una oppurtunità in più alle future generazioni in vena di imparare a districarsi in mezzo a tutte quelle corde.

E si perché l'arpa irlandese rimane non troppo facile da imparare, non troppo facile da accordare, ma più facile da trasportare e meno difficile da pagare!!!

Provare per credere…e leggere il libriccino per farsi due risate!


sabato 29 marzo 2014

Il metodo di accordatura per arpa di Bochsa

Lo spauracchio di ogni arpista è l’accordatura del proprio strumento. Alzi la mano chi si diverte ad accordare l’arpa ed è soprattutto sempre soddisfatto del risultato! Se siete stufi di passare, come dice una battuta, metà del vostro tempo ad accordare e l'altra metà a suonare scordati, continuate a leggere.

Con l'avvento degli accordatori elettronici le nostre vite (almeno per quanto riguarda l'accordatura) sono apparentemente diventate più facili, per certi versi, rispetto a quelle degli arpisti dei tempi passati, ma in realtà gli accordatori ci hanno (im)posto alcuni nuovi problemi.

venerdì 28 marzo 2014

Mozart era un figo, Bach ancora di più.




Come farsi sedurre dalla musica classica, innamorarsene alle follia e diventarne dipendenti per sempre.
Matteo Rampin - Leonora Armellini.
Salani Editore

Questa settimana l'ho dedicata alla lettura di questo libriccino divulgativo.
L'ho quasi finito: sono a metà del capitolo sul romanticismo in attesa di vedere cosa scriveranno sul novecento.
Devo dire che l'ho trovato piacevole e lo consiglio a chi è un poco a digiuno di storia della musica e di termini musicali e ha il desiderio di conoscere qualcosa senza dover per forza leggersi dei trattati.
La scrittura è piacevole, un linguaggio molto adatto ai ragazzi, ma leggibile anche da ragazzi un poco più cresciuti.
Il libro è di 200 pagine scritte a caratteri medi, quindi, davvero vuol essere molto leggero. Vi è un  abbozzo di idee e ritratti dei maggiori musicisti e della loro musica.



Meravigliosa ALISA SADIKOVA



E' bravissima nonostante suoni un'arpa mastodontica!!!!!!!!



giovedì 27 febbraio 2014

Il concerto di Dearbhail Finnegan

Eccovi alcuni brani che il gruppo di studenti hanno eseguito con Dearbhail Finnegan e Robin Slater. E’ stato davvero un successo e ci siamo divertiti tantissimo.

 

 

mercoledì 26 febbraio 2014

Dearbhail Finnegan, quattro giorni splendidi tra Romano e Cortenuova




Il corso con Dearbhail Finnegan ci ha regalato quattro giornate davvero speciali.

E' il terzo anno che insieme con Padre Marco organizzo un corso di musica tradizionale irlandese sull'arpa. Il primo anno abbiamo invitato Gràinne Hambly, il secondo Janet Harbison. Quest'anno abbiamo conosciuto Dearbhail Finnegan.

Posso dire che finora ho potuto conoscere e lavorare con tre delle più brave e importanti arpiste irlandesi contemporanee.

Le lezioni con Dearbhail si sono svolte con il metodo ad orecchio, così come abbiamo fatto anche nei work-shop precedenti, perché questo è l'unico modo in cui la musica tradizionale viene insegnata su qualsiasi strumento in Irlanda.

Dearbhail ha un'esperienza di insegnamento ventennale. Nella sua cittadina ha una scuola con un orchestra d'arpe che fino all'anno scorso contava 40 arpisti e arpiste. Nell'estate prossima sarà a Sydney in occasione del Congresso Internazionale dell'arpa a rappresentare l'Irlanda con un gruppo delle sue migliori allieve e interpreterà un brano originale che narra della storia del suo paese.

Durante il corso a Romano di Lombardia, vicino a Bergamo, abbiamo appreso una serie di brani (ben 11) e il suo modo d'insegnare è stato impeccabile e divertente.

La musica tradizionale irlandese, che si tratti si brani di danza, di airs o di brani di O'Carolan, viene trasmessa negli elementi fondamentali. La melodia è la sostanza.

La melodia di ogni brano viene fiorita con elementi di ornamento, magari semplici all'inizio ma spesso piuttosto elaborati. L'accompagnamento, prerogativa che solo l'arpa possiede, (tutti gli altri strumenti tradizionali sono infatti monodici, a parte le uillean pipes che possono produrre dei drones, bassi tenuti o anche accordi tenuti) si inserisce a proprio gusto in base alle capacità personali sia tecniche che musicali, ma l'aspetto più importante è che l'accompagnamento non deve mai prevaricare la melodia.

Nel laboratorio di quest'anno abbiamo lavorato sulla capacità di apprendimento senza spartito e sulla diteggiatura. Con grande pazienza Dearbhail proponeva il brano frase per frase ripetendolo più e più volte aumentando gradatamente la velocità. A richiesta degli studenti proponeva un accenno di accompagnamento, lasciando poi al gusto e all'abilità di ognuno definirlo in fase di studio personale.

La preparazione di un proprio repertorio basato sui brani tradizionali ha due possibili funzioni. Una funzione è quella di prepararsi a partecipare alle sessions, ovvero al suonare in gruppo con altri strumenti le danze o le airs più conosciute. In questo caso è importante fissare bene l'ossatura della melodia (the bones) e la scansione ritmica di ciascun brano per essere in grado di inserire accompagnamenti sulla melodia o semplicemente accompagnare gli altri strumenti del gruppo.

Altra funzione è l'esecuzione di un concerto vero e proprio. L'arrangiamento di ciascun brano va curato maggiormente nei dettagli e va pensato in maniera che risulti interessante all'ascolto. In questo Dearbhail è veramente maestra dimostrandolo nel concerto di sabato dove ha letteralmente incantato il pubblico.

Il concerto di Cortenuova è stato un successo. Dearbhail e il marito Robin Slater (flauto traverso e bodhran) sono riusciti a creare un momento musicale coinvolgente e il pubblico - che è intervenuto numeroso - ha apprezzato molto.
Tra un brano e l'altro Dearbhail raccontava la storia di ogni brano aiutata dalla traduzione di Padre Marco, il quale ha anche narrato in breve la storia del re Brian Boru di cui quest'anno ricorre il millennio della sua morte.
Robin ha parlato anche del tamburo irlandese, il Bodhran in modo scherzoso e divertente e producendosi in un a solo molto frizzante e inaspettato.
Gli studenti del corso (gli amanti dell'arpa, come li ha definiti Dearbhail) hanno collaborato al concerto con ben sei brani suonati in gruppo e la serata è stata davvero speciale.

Il desiderio di tutti noi è di rivedere presto Dearbhail Finnegan qui da noi.


Un particolare ringraziamento va alla ditta Salvi Harps che ha messo a disposizione l'arpa Donegal per Dearbhail.