Il
corso con Dearbhail Finnegan ci ha regalato quattro giornate davvero speciali.
E'
il terzo anno che insieme con Padre Marco organizzo un corso di musica
tradizionale irlandese sull'arpa. Il primo anno abbiamo invitato Gràinne
Hambly, il secondo Janet Harbison. Quest'anno abbiamo conosciuto Dearbhail
Finnegan.
Posso
dire che finora ho potuto conoscere e lavorare con tre delle più brave e
importanti arpiste irlandesi contemporanee.
Le
lezioni con Dearbhail si sono svolte con il metodo ad orecchio, così come
abbiamo fatto anche nei work-shop precedenti, perché questo è l'unico modo in
cui la musica tradizionale viene insegnata su qualsiasi strumento in Irlanda.
Dearbhail
ha un'esperienza di insegnamento ventennale. Nella sua cittadina ha una scuola
con un orchestra d'arpe che fino all'anno scorso contava 40 arpisti e arpiste. Nell'estate
prossima sarà a Sydney in occasione del Congresso Internazionale dell'arpa a
rappresentare l'Irlanda con un gruppo delle sue migliori allieve e interpreterà
un brano originale che narra della storia del suo paese.
Durante
il corso a Romano di Lombardia, vicino a Bergamo, abbiamo appreso una serie di
brani (ben 11) e il suo modo d'insegnare è stato impeccabile e divertente.
La
musica tradizionale irlandese, che si tratti si brani di danza, di airs o di brani di O'Carolan, viene
trasmessa negli elementi fondamentali. La melodia è la sostanza.
La
melodia di ogni brano viene fiorita con elementi di ornamento, magari semplici
all'inizio ma spesso piuttosto elaborati. L'accompagnamento, prerogativa che
solo l'arpa possiede, (tutti gli altri strumenti tradizionali sono infatti
monodici, a parte le uillean pipes che possono produrre dei drones, bassi tenuti o anche accordi
tenuti) si inserisce a proprio gusto in base alle capacità personali sia
tecniche che musicali, ma l'aspetto più importante è che l'accompagnamento non
deve mai prevaricare la melodia.
Nel
laboratorio di quest'anno abbiamo lavorato sulla capacità di apprendimento
senza spartito e sulla diteggiatura. Con grande pazienza Dearbhail proponeva il
brano frase per frase ripetendolo più e più volte aumentando gradatamente la
velocità. A richiesta degli studenti proponeva un accenno di accompagnamento,
lasciando poi al gusto e all'abilità di ognuno definirlo in fase di studio
personale.
La
preparazione di un proprio repertorio basato sui brani tradizionali ha due
possibili funzioni. Una funzione è quella di prepararsi a partecipare alle sessions, ovvero al suonare in gruppo
con altri strumenti le danze o le airs più conosciute. In questo caso è importante
fissare bene l'ossatura della melodia (the bones) e la scansione ritmica di
ciascun brano per essere in grado di inserire accompagnamenti sulla melodia o semplicemente
accompagnare gli altri strumenti del gruppo.
Altra
funzione è l'esecuzione di un concerto vero e proprio. L'arrangiamento di
ciascun brano va curato maggiormente nei dettagli e va pensato in maniera che
risulti interessante all'ascolto. In questo Dearbhail è veramente maestra
dimostrandolo nel concerto di sabato dove ha letteralmente incantato il
pubblico.
Il
concerto di Cortenuova è stato un successo. Dearbhail e il marito Robin Slater
(flauto traverso e bodhran) sono riusciti a creare un momento musicale
coinvolgente e il pubblico - che è intervenuto numeroso - ha apprezzato molto.
Tra
un brano e l'altro Dearbhail raccontava la storia di ogni brano aiutata dalla
traduzione di Padre Marco, il quale ha anche narrato in breve la storia del re
Brian Boru di cui quest'anno ricorre il millennio della sua morte.
Robin
ha parlato anche del tamburo irlandese, il Bodhran in modo scherzoso e
divertente e producendosi in un a solo molto frizzante e inaspettato.
Gli
studenti del corso (gli amanti dell'arpa, come li ha definiti Dearbhail) hanno
collaborato al concerto con ben sei brani suonati in gruppo e la serata è stata
davvero speciale.
Il
desiderio di tutti noi è di rivedere presto Dearbhail Finnegan qui da noi.
Effettivamente quest'anno eravamo pochi ma ottimi!!!
RispondiEliminaAffiatatissimi tra di noi e con Dearbhail e Robin che oltre ad essere due professionisti di prim'ordine sono anche due persone simpaticissime e di grande affabilità ed umanità. Davvero una bellissima esperienza.