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giovedì 5 gennaio 2017

BONNY PORTMORE


Questa melodia tradizionale dell'Irlanda del Nord è diventata molto conosciuta e famosa grazie anche all'interpretazione di  Loreena McKennitt. La sua versione è  stata usate nel film Highlander 3 (Highlander III - The Sorcerer) di Andrew Morahan nel 1994.




Le storie che si raccontato sull'origine del brano parlano di alberi e di un castello. 

Quando fu abbattuta la grande quercia di Portmore nel 1760 qualcuno scrisse una canzone conosciuta con il nome di "The Highlander's Farewell to Bonny Portmore"; nel 1796 EdwardBunting la raccolse dalla voce di Daniel Black un vecchio arpista di Glenoak (Antrim) e la pubblicò in "Ancient Music of Ireland" - 1840.


La quercia secolare si trovava sulla proprietà del castello di Portmore sulle rive del Lago Bege e fu abbattuta da un grande vento, l'albero era già famoso per il suo portamento ed era soprannominato "the ornament tree". La quercia venne tagliata e il legno venduto e pare che il tronco fosse largo 13 metri.
Loch un Phoirt Mhóir (lago dal grande approdo) ovvero Portmore Lough è un laghetto quasi circolare nel Sud-Ovest della contea di Antrim, Irlanda del Nord, oggi riserva naturale per la protezione degli uccelli.
La proprietà anticamente apparteneva al clan O'Neill di Ballinderry, mentre il castello fu costruito nel 1661 o 1664 da Lord Conway (sulle fondamenta di una antica fortezza) tra Lough Beg e Lough Neagh che era ricca di alberi centenari e bellissimi boschi.
Il conte però cadde in rovina e perse la tenuta quando decise di prosciugare il lago Ber per mettere la terra a seminativo (il sistema di drenaggio detto "Tunny cut" è tutt'ora esistente); l'ambizioso progetto fallì e la terra passò in mano a dei nobili Inglesi.

In altre versioni più semplicemente la dinastia del Conte si estinse e i nuovi proprietari lasciarono la tenuta in stato di abbandono non essendo intenzionati a risiedere in Irlanda.
Quasi tutti gli alberi vennero abbattuti e venduti come legname per la costruzione navale e il castello cadde in rovina.
Il canto potrebbe essere inteso simbolicamente per indicare il declino dei signori gaelici irlandesi, dolore e nostalgia mescolati in un lamento di una bellezza crepuscolare.









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