Il mio amico Lorenzo Sentimenti, del quale avevo già
pubblicato una bella chiacchierata in Punti di vista
del 23/09/2011, mi ha mandato un racconto del concerto di Stivell che si è
tenuto il 30 agosto scorso a Valstagna.
Ve lo giro così com'è. E' un bel racconto e rende bene
l'atmosfera.
07/09/2012 11:20
Ciao Rosangela.
…sì, alla fine ce l'ho fatta e io e mio figlio (16enne) abbiamo fatto il
nostro viaggetto verso Bassano del Grappa.
Valstagna, dove ha luogo il festival è un paese lungo il Brenta, all'inizio
della Valsugana (credo) ed è un ambiente molto bello.
Venerdì scorso era arrivata "Poppea" la perturbazione
atlantica, e il clima era veramente bretone.
Per fortuna era piovuto nel pomeriggio, scaricando un po' le nubi, così
la sera, a parte il freschino - 10° - il concerto non ha subito interruzioni.
Il caro Alan è veramente in forma, malgrado le 67 primavere (si vede che
l'aria di Bretagne fa bene ;-)) e ha fatto un gran bel concerto.
Anche se non si è trattato propriamente di un concerto d'arpa. Nel senso
che ha dato risalto alla sua dimensione più "rock" o
"fusion" se vogliamo, o comunque di gruppo, più che solistica, per
cui l'arpa (uno dei suoi modelli elettrici, personalizzato con meccaniche da
chitarra dove ci sarebbe la cassa armonica per accordarlo in modo più
immediato) si è inserita nel tessuto musicale (bisogna dire molto bene) assieme
agli altri strumenti, spesso esaltata dalla pedaliera di effetti che Stivell
usa in modo non esagerato, ma appropriato.
Penso che per uno come lui, che ha scritto tanti brani, non sia facile
fare la scaletta per un concerto: sono tanti i brani che sarebbe bello sentire,
e in quel caso il concerto potrebbe durare diverse ore... :-) Per cui ha optato
per una scelta di brani relativamente recenti inserendo però anche diversi
classici, che non ha scontentato il pubblico promiscuo: che andava da miei
coetanei, a persone più "aged" a ragazzi che erano al festival ma che
nell'abbigliamento denunciavano gusti musicali decisamente "hard".
Beh, direi che alla fine erano tutti contenti. Alan è passato attraverso
classici come "Brian Boru" cantata in gaelico e francese, "Foggy
Dew" - che lui aveva intitolato in un altro modo, non ricordo - a
"Kimiad", per poi infiammare la platea con le sue "suite"
che dal vivo diventano veramente galoppate rock, alle quali difficilmente si
rinuncia a muoversi. E poi altri momenti più melodici, e piccoli "coup de
theatre" tipo cornamusa scozzese suonata in controluce, creando
un'immagine veramente suggestiva. Insomma davvero un bel concerto.
E' piaciuto molto anche a mio figlio, che pur conoscendo e apprezzando
molto l'autore, a Maggio aveva apprezzato moltissimo anche i Judas Priest...
Stivell è veramente un grande musicista... la sua voce è ancora calda e
potente, anche dopo due ore e passa di concerto (perchè alla richiesta di bis
hanno fatto altri 5 o 6 brani rimanendo in palco altri 20 minuti dopo l'ora e
45 del concerto ufficiale), e si rivela polistrumentista in grado di suonare
appunto la cornamusa scozzese, la uillean irlandese (in versione elettronica),
questo strumento a fiato che non so come si chiami, (deve avere un'ancia tipo
oboe, sembra una trombetta e il suo suono caratteristico si sente spesso nei
suoi album), poi thin whistle e, ovviamente l'arpa.
Certo quest'arpa, suonata in piedi, con una postura non certo classica,
forse potrebbe non piacere ad alcuni puristi, ma le atmosfere che riesce a
evocare sono veramente suggestive, e non bisogna dimenticare il contesto
che è appunto una session folk-rock.
beh, avrai capito che il concerto mi è piaciuto molto... :-) Alan poi
non è affatto "star": ha instaurato da subito un bel contatto col
pubblico, cercando di parlare in italiano (non male in verità), invitandolo a
partecipare ai brani più corali (fino all'immacabile finale Tri Martolod) e
concedendosi volentieri, alla fine, per autografi e fotografie. Sembra davvero
una bella persona.
Io mi ero guardato intorno per vedere se c'eri... :-) comunque una
signora seduta accanto a me (ovviamente in prima fila) ha fatto delle ottime
riprese che puoi guardare su you tube digitando: "Alan Stivell Brintaal
Festival" direi che ne vale la pena.
Bene questo è tutto. Ovviamente mi è venuta ancor più voglia di
possedere un'arpa... per cui dovrò avere ancora più pazienza, ma la mia
speranza non demorde... ;-)
A presto
L.
BRINTAAL CELTIC FOLK - ALAN STIVELL:
The Foggy Dew
Vorrei ringraziare Rosangela per aver pubblicato la mia cronaca... E vorrei correggere almeno un errorino...
RispondiEliminail caro Alan, essendo nato il 6 Gennaio 1944 di anni in realtà ne ha 68, ma come si vede dal video, li porta piuttosto bene, anche musicalmente... ;-)
Buona Musica a tutti.