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sabato 19 marzo 2011

Tagliare le corde

Ci riesce difficile immaginare come la musica, un'arpa e le sue corde possano essere stati oggetti contro i quali accanirsi violentemente.
I conquistatori anglosassoni per avere la meglio sugli irlandesi nel XVI secolo vietavano le loro riunioni musicali, distruggendo i loro strumenti e tagliando le corde delle loro arpe.
Gli eserciti scozzesi, invece, si facevano precedere in battaglia da gruppi di suonatori di arpa con corde di metallo, alla scopo di incutere paura al nemico.
La musica e i suoi strumenti hanno sempre avuto un'efficacia persuasiva da aggiungere alla forza delle parole o delle armi.
Le corde di una arpa o di una lira erano strumenti al servizio di Faraoni e potenti Re assiri.


Platone stabilì le intonazioni melodiche più adatte all'educazione dei futuri combattenti.
Allorché la musica veniva giudicata avversa alle proprie posizioni veniva perseguitata, così come avvenne nei territori britannici, da parte della prima chiesa cristiana. Essa riteneva che le riunioni popolari di danza e musica fossero sconvenienti e pertanto da condannare fermamente. Del resto il rapporto tra chiesa cattolica e musica fu sempre controverso, dalle origini, alle censure controriformistiche, fino al Vaticano II.
Figuriamoci quale tipo di considerazione poteva indurre l'arpa, strumento celestiale e sensuale per natura! Non poche arpe furono oggetto della violenza più truce: ritrovarsi tutte le corde tagliate!
In Cina, invece, "tagliare le corde dell'arpa" è segno di una grande amicizia:
"C'erano due amici: uno suonava molto bene l'arpa e l'altro sapeva molto bene ascoltare .
Mentre uno suonava l'altro riusciva ad immaginare le montagna e il mare, i ruscelli e lo scorrere dell'acqua.
Il suonatore d'arpa si ammalò e morì.
Il suo amico prese l'arpa e gli tagliò tutte le corde, perché senza di lui non avrebbe più potuto ne immaginare e ne sentire".
Quelle erano corde di seta.
Scegliete voi le corde che più vi somigliano, di metallo, di budello di nylon o di seta, ma sappiate che avete per le mani uno strumento straordinariamente potente.

Inviato da Harpo il Sab, 11/04/2006 

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