lunedì 23 aprile 2012

PIANO CITY - House concerts a Milano

 

Il 12 e 13 maggio prossimi si terrà a Milano la manifestazione musicale "Piano city" una proposta alquanto singolare. Ne vengo a conoscenza da uno dei pianisti che vi parteciperà, Lucio Bonardi, e allora faccio un piccola ricerca in merito. 

Tendenza diffusa ormai da anni negli Stati Uniti ed in Canada, gli HOUSE CONCERTS stanno ora conquistando anche l'Europa. Vero e proprio concerto live senza amplificazione organizzato in abitazioni private, è il nuovo cultural trend che crea un legame intimo ed unico tra pubblico e artista.

L'esatto opposto dei mega concerti negli stadi.


Questi house concert moderni hanno le radici nella storia musicale antica se si pensa che, solo con la costruzione di teatri ci furono spazi grandi per aprire il concerto ad un pubblico numeroso. Non dimentichiamo che si ha il primo teatro pubblico a Venezia nel 1637.
Prima di allora tutta la musica che non era religiosa fu fatta nelle sale dei nobili.
Rimaneva esclusa quella esclusivamente popolare che si faceva nelle piazze in occasione di feste, mercati e manifestazioni cavalleresche.

La musica "per pochi" era strumentale o vocale con accompagnamento e gli strumenti usati erano quelli che in ogni epoca davano risultati sonori soddisfacenti negli ambienti chiusi. Il clavicembalo e l'arpa sostituirono i liuti; poi vennero gli archi e il pianoforte e qualche strumento a fiato. Senza dimenticare la chitarra, strumento principe dei piccoli spazi fino all'avvento della elettrica….
Gli ottoni, per intenderci servivano all'aperto…

Ma anche dopo l'apertura dei teatri, il far musica in luoghi intimi e per pochi e scelti invitati continuò ad esistere.
Tra tutti, dopo il clavicembalo, fu imperante il pianoforte. La musica suonata da questo strumento era composta dai grandi musicisti oppure, nell'ottocento si adattava e trascriveva musica operistica e, più tardi, canzoni da salotto.
Addirittura, sempre grazie soprattutto al pianoforte si svilupparono dei momenti musicali tra amatori che si dilettavano nel far musica a casa propria. Il pianoforte accompagnava il canto e qualche strumento ad arco o fiato. Pratica questa in uso soprattutto nei paesi di area germanica.

Nel novecento l'uso di far musica a casa fu sostituita dall'arrivo di nuove diavolerie tecnologie: radio, giradischi e televisione.

Rimase, soprattutto negli Stati Uniti, l'uso di fare momenti musicali di blues e jazz nelle cantine e nei piccoli ritrovi di Harlem che tra l'altro, si confondevano con riunioni equivoche di tutt'altro genere.

Negli ultimi vent'anni, proprio negli Stati uniti si è ripreso a far musica nei piccoli ambienti familiari e soprattutto giovani musicisti indipendenti si esibiscono per piccoli gruppi di fans e amatori del genere da loro suonato e cantato negli ambienti di casa propria o nelle cosidette recreation room. Questi spazi comuni sono presenti in molti edifici di Stati Uniti, Canada e nel Regno unito, e oltre ad essere utili per far giocare i bambini e permettere l'organizzazione di feste tra giovani sono ideali per tenere house concert.
Il concerto, preceduto da un aperitivo e da una breve presentazione, dura mediamente 45 minuti. 45 minuti di puro ascolto durante i quali gli ospiti sono invitati a dedicare tutta la loro attenzione all'artista. A seguire, l’artista si intrattiene con gli ospiti. Ecco, in poche parole, lo spirito degli House Concerts!

Anche in Europa si sta affermando questa consuetudine.
Una di queste si sta strutturando con una certa frequenza e viene dedicata al pianoforte.
Piano City italiana è stata copiata dalla stessa manifestazione che si è tenuta a Berlino nel 2010.

Dopo la presentazione ufficiale che fu fatta l'anno scorso in luoghi pubblici e in case private, quest'anno si ripeterà nelle case dei pianisti milanesi.

Come arpista non mi resta che augurare lunga vita a Piano City con la speranza che si possa provare anche con l'arpa.

Suonare per un gruppo di persone molto interessate a casa propria eviterebbe agli arpisti quegli inutili e deleteri (per lo strumento e per il musicisti) traslochi per esibirsi in sale consiliari o biblioteche il più delle volte poco frequentate!!!!.....

Buon House Concert a tutti. 




Per informazioni
http://www.pianocitymilano.it/

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